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Giustizia: Comitato per il No, 'politica vuol mettere mani su magistratura'

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Milano, 11 dic. (Adnkronos) - Nell'aula magna del Palazzo di giustizia di Milano - presenti cittadini, avvocati e magistrati - il Comitato per il No di Milano ha dato il via alla sua campagna referendaria. L’incontro ha visto la partecipazione di Mitja Gialuz, professore di procedura pena...

Milano, 11 dic. (Adnkronos) – Nell'aula magna del Palazzo di giustizia di Milano – presenti cittadini, avvocati e magistrati – il Comitato per il No di Milano ha dato il via alla sua campagna referendaria. L’incontro ha visto la partecipazione di Mitja Gialuz, professore di procedura penale a Genova, Giuseppe Iannaccone, avvocato del foro di Milano e Guglielmo Leo, già presidente del Tribunale di Pavia e presidente del comitato per il No di Milano.

Gli interventi hanno insistito sulle ragioni reali della riforma, "che non è la separazione delle carriere".

La riforma Nordio mette in discussione, piuttosto, "l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge perché i cittadini si troveranno davanti a una magistratura impaurita, incapace di tutelare i più deboli. Il vero obiettivo è consentire alla politica di mettere le mani sulla magistratura demolendo il Csm, l’organo a presidio dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura, attraverso la creazione di due distinti Consigli della magistratura, un'Alta Corte e il sorteggio dei loro componenti, con un dispendio enorme di risorse pubbliche che potrebbero essere meglio investite nel servizio Giustizia" è la tesi di chi sostiene il no.

"Questa riforma – secondo il Comitato – non risolve i problemi della giustizia che sono la lunghezza dei processi e la mancanza di risorse. Da oggi inizierà una campagna referendaria di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, avvalendosi del valore dei tanti cittadini che hanno capito perfettamente quale sia il vero obiettivo della riforma".