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Gli atleti russi possono tornare a competere sotto la bandiera nazionale nel judo: ecco cosa sapere

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La Federazione di Judo riabilita la competizione per i judoka russi sotto la bandiera nazionale, segnando un'importante svolta dopo anni di limitazioni.

La Federazione Internazionale di Judo (IJF) ha annunciato un’importante decisione che consente agli atleti russi di competere nuovamente sotto la propria bandiera nazionale. Questo cambiamento è avvenuto a seguito delle restrizioni imposte dopo l’invasione dell’Ucraina, un periodo in cui i judoka russi erano costretti a gareggiare come atleti neutrali.

L’annuncio, comunicato giovedì, ha immediatamente suscitato reazioni positive all’interno della comunità del judo in Russia.

Gli atleti russi potranno competere con il proprio inno nazionale e simbolo a partire dal Grand Slam di Abu Dhabi.

Il contesto della decisione

La decisione della IJF di ripristinare la bandiera russa giunge dopo un lungo periodo di isolamento per gli sportivi del paese. La comunità judoka ha accolto con entusiasmo questa notizia, considerando il judo un importante sport nazionale, molto amato dai cittadini.

Un sport legato alla leadership politica

Il ministro dello sport russo, Mikhail Degtyarev, ha sottolineato l’importanza del judo per la Russia, evidenziando che circa cinquecentomila cittadini praticano regolarmente questa disciplina. Inoltre, il presidente della Federazione Russa di Judo, Sergei Soloveychik, ha definito questa decisione come “storica”, esprimendo la propria soddisfazione per il ritorno della Russia nel panorama internazionale del judo.

Il judo è un sport che ha una connessione diretta con il presidente russo Vladimir Putin, noto per il suo impegno in questa disciplina, avendo conseguito la cintura nera.

Il ripristino della rappresentanza russa

La IJF ha spiegato che la sua decisione è stata influenzata anche dal ripristino della rappresentanza nazionale per gli atleti bielorussi, un altro alleato di Mosca. Questo è stato considerato un passo verso una maggiore equità nel mondo dello sport.

La IJF ha dichiarato: “Storicamente, la Russia è stata una nazione leader nel judo e il suo pieno ritorno si prevede arricchirà la competizione a tutti i livelli”. Questo segnale di apertura ha suscitato un dibattito più ampio sul ruolo dello sport in contesti di conflitto e sulla necessità di mantenere la neutralità sportiva.

Le sfide per gli atleti

Nonostante il ripristino della bandiera russa, gli atleti devono affrontare ancora delle limitazioni. Il Comitato Olimpico Internazionale (IOC) ha stabilito rigide condizioni per i judoka russi che desiderano partecipare ai prossimi giochi olimpici, inclusa l’esclusione di coloro che hanno espresso sostegno per l’invasione dell’Ucraina.

Il dibattito sulla responsabilità degli atleti rispetto alle decisioni governative è complesso. La IJF ha affermato che “lo sport è l’ultimo ponte che unisce popoli e nazioni in situazioni di conflitto difficili” e che gli atleti non dovrebbero essere puniti per le azioni dei loro governi.

Il Grand Slam di Abu Dhabi e il futuro del judo russo

Il Grand Slam di Abu Dhabi, che si svolgerà questo fine settimana, rappresenta una delle tappe più attese nel calendario internazionale del judo. Con un numero record di partecipanti, l’evento promette di essere un palcoscenico ideale per il rientro degli atleti russi.

L’annuncio, comunicato giovedì, ha immediatamente suscitato reazioni positive all’interno della comunità del judo in Russia. Gli atleti russi potranno competere con il proprio inno nazionale e simbolo a partire dal Grand Slam di Abu Dhabi.0

L’annuncio, comunicato giovedì, ha immediatamente suscitato reazioni positive all’interno della comunità del judo in Russia. Gli atleti russi potranno competere con il proprio inno nazionale e simbolo a partire dal Grand Slam di Abu Dhabi.1