Il green pass è diventato obbligatorio per poter accedere ai luoghi di lavoro ma sono ancora molti i nodi che il Ministero della Salute deve sciogliere: tra questi le regole per i cittadini vaccinati con sieri non ancora approvati dall’Ema e dall’Aifa come il russo Sputnik e il cinese Sinovac.
Green pass per vaccinati Sputnik o Sinovac
Si tratta di una questione che riguarda moltissimi impiegati sia del settore dell’autotrasporto, sia di quello agricolo e sia di quello dell’assistenza familiare dove sono presenti non pochi lavoratori stranieri provenienti dall’Est e quindi vaccinati con sieri alternativi.
Si calcola infatti che un milione di famiglie faccia affidamento su colf o badanti di origine straniera e che il 60% dei 390 mila addetti al settore agricolo provenga da altri paesi e dunque non sia immunizzato con i prodotti autorizzati dall’Ema.
Green pass per vaccinati Sputnik o Sinovac: le ipotesi in campo
I tecnici stanno dunque mettendo a punto un provvedimento che ammette in modo temporaneo anche questi due vaccini per ottenere il green pass. Le ipotesi in campo sono sostanzialmente due. La prima è quella di riconoscere tout court i cicli vaccinali completi effettuati all’estero con Sputnik e Sinovac, la seconda è quella di effettuare, alle persone precedentemente vaccinate con i due sieri, un’ulteriore dose addizionale con un vaccino a Rna messaggero (Pfizer o Moderna).