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Guerra Russia-Ucraina: Putin apre al dialogo con il popolo ucraino? L'annuncio

Guerra Putin

Vladimir Putin ha rilasciato nuove dichiarazioni sulla guerra in un'intervista per il documentario 'Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni'.

Le parole del presidente russo Vladimir Putin tornano a far discutere. In un’intervista rilasciata per il documentario ‘Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni‘, il leader del Cremlino ha affrontato nuovamente il tema della guerra, con dichiarazioni che, per tono e contenuto, segnano una possibile svolta nella narrativa ufficiale. Tra accenni a una possibile riconciliazione con il popolo ucraino e riferimenti storici, le sue affermazioni sollevano interrogativi sul futuro dei rapporti tra Mosca e Kiev.

Putin e la possibilità di un nuovo presidente per la Russia

Vladimir Putin ha dichiarato di riflettere frequentemente sul suo successore, ma ha sottolineato che la decisione finale spetta ai cittadini russi. Rispondendo a una domanda sul futuro governo del Paese nel documentario Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni, prodotto dal canale televisivo Rossiya 1, il presidente ha spiegato di “pensarci sempre”.

Tuttavia, ha ribadito che la scelta spetta esclusivamente al popolo russo, agli elettori, aggiungendo che chi non gode della fiducia della gente difficilmente riuscirà a realizzare cambiamenti significativi. Poi, ha aggiunto:

“Credo che ci debba essere una persona, o preferibilmente diverse persone, affinché la gente possa scegliere colui che possa conquistare la fiducia dei cittadini del Paese“.

Guerra, lo spiazzante annuncio di Putin

Il presidente russo Vladimir Putin, in un’intervista per il documentario Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni, ha dichiarato che la riconciliazione è inevitabile, ma è solo questione di tempo.

Secondo Putin, nonostante la tragica situazione attuale, ritiene che sia un processo inevitabile. Rispondendo a una domanda sulla possibilità di una futura riconciliazione con la parte ucraina del popolo russo, ha sottolineato che la Russia non ha avviato prima un’operazione speciale in Ucraina perché crede negli accordi di Minsk e vuole risolvere pacificamente il problema del Donbass.

“Abbiamo abbastanza forza e risorse per portare a una conclusione logica quanto iniziato nel 2022, con il risultato di cui la Russia ha bisogno, anche senza ricorrere ad armi nucleari in Ucraina”, afferma il presidente russo.