Nella guerra in Ucraina, Zelensky e Macron rafforzano lo scudo aereo di Kiev: dai Mirage 2000-5 ai futuri Rafale e Gripen, l’Ucraina punta a potenziare la difesa dei cieli e a migliorare la capacità di intercettazione dei missili.
Verso una flotta aerea più moderna: Rafale e Gripen per l’Ucraina
La visita di Zelensky a Parigi si inserisce in un più ampio tour europeo che ha incluso tappe ad Atene e in Spagna, mirato a rafforzare la cooperazione strategica e industriale con i partner europei.
All’aeroporto di Villacoublay, Zelensky e il presidente Emmanuel Macron hanno firmato una lettera d’intenti che apre la strada all’acquisizione di fino a cento Rafale, sistemi SAMP T di nuova generazione, radar avanzati e droni, con un orizzonte temporale stimato in circa dieci anni.
L’Eliseo ha evidenziato come l’accordo rappresenti un passo significativo per consolidare la difesa aerea ucraina e la cooperazione tecnologica, inserendosi nel progetto più ampio di una forza multinazionale pronta a intervenire in caso di tregua.
L’iniziativa prevede anche un legame con il Drone Alliance Forum, rafforzando la produzione e l’impiego strategico di droni, diventati elementi cruciali sia nella difesa di Kiev sia nelle operazioni russe.
Guerra in Ucraina, cambia tutto: Macron ha dato lo scudo aereo a Zelensky
Dopo la consegna dei sei Mirage 2000-5 da parte della Francia nel 2024, l’Ucraina potrebbe presto rafforzare ulteriormente la propria aviazione con i caccia Rafale di ultima generazione prodotti da Dassault. Il presidente Volodymyr Zelensky, nel quadro di un piano più ampio di potenziamento delle forze aeree, ha già sottoscritto a ottobre un accordo con la Svezia per l’acquisizione di 150 caccia Gripen, con l’obiettivo finale di disporre di una flotta complessiva di circa 250 nuovi velivoli.
In dichiarazioni pubbliche, Zelensky ha evidenziato come questi aiuti rappresentino un sostegno concreto alla capacità difensiva del Paese, sottolineando la priorità di rafforzare la difesa aerea e i sistemi antimissile, particolarmente importanti alla vigilia di un nuovo inverno di guerra. Gli esperti militari francesi hanno osservato che l’introduzione dei Rafale richiederà tempi tecnici non brevi, legati alla formazione di piloti e meccanici e alla disponibilità dei velivoli da parte dell’esercito francese, con possibilità di supporto attraverso il programma Nato Purl.