La guerra in Ucraina continua, e non dà tregua. Nella notte, un attacco russo colossale ha fatto tremare il cielo sopra Kiev e non solo. Sono stati lanciati 537 droni e missili, una vera pioggia di fuoco. Un caccia F-16 ucraino è caduto in battaglia, il pilota non ce l’ha fatta. Mosca non si ferma, e Vladimir Putin parla chiaro: questa guerra la vincerà.
Intanto, lontano dal campo di battaglia, Papa Leone XIV ha voluto far sentire la sua vicinanza a chi soffre. I volti dei bambini, degli anziani, delle famiglie spezzate da questa guerra senza senso. Il dolore è condiviso. Ma sul fronte politico e militare, la tensione resta altissima.
Guerra Ucraina, un attacco nel giorno 1.222 del conflitto
La notte è stata un inferno. Droni e missili russi sono piovuti su più regioni, anche quelle più occidentali, lontano dal fronte. I caccia polacchi e alleati sono decollati di corsa per controllare il cielo, pronti a difendere. Il Comando polacco su X ha annunciato che la difesa aerea è stata portata al massimo livello di allerta. Nel frattempo, nella guerra l’Ucraina piange un altro pilota F-16. Il suo aereo è stato abbattuto mentre cercava di proteggere il suo Paese. L’Aeronautica ucraina su Telegram racconta una storia di coraggio: il pilota ha abbattuto sette bersagli prima di perdere quota. Ha tentato di allontanarsi dalle case per non far cadere il jet in mezzo ai civili, ma non è riuscito a salvarsi. È la terza perdita di questo tipo dall’inizio della guerra. Ogni vittima pesa come un macigno.
Putin sulla guerra Ucraina: nessuna trattativa con le “sanzioni dure”, la reazione di Zelensky
Da Mosca, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, è netto: la Russia di Putin non si lascerà spingere a negoziare con la forza. Le sanzioni così dure contro la Russia, avverte, sono un’arma a doppio taglio. Più saranno gravi, più la risposta sarà pesante. Un messaggio chiaro che mostra quanto la tensione resti alta. Nel frattempo, Zelensky sottolinea il ruolo cruciale degli Stati Uniti. Dice che la fine della guerra in Ucraina si può raggiungere solo con la forza giusta e cita Donald Trump come figura chiave. Le parole si mescolano con la realtà di un conflitto che sembra non avere fine, dove le speranze e le paure si intrecciano, e ogni giorno porta con sé nuove ferite.
A questo punto, più che mai, urge aprire un tavolo diplomatico dove tutte le parti coinvolte possano discutere seriamente, evitando ulteriori escalation e cercando una via concreta per la pace.