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Il cardinale Becciu racconta l'emozione dell'elezione di Leone XIV

Cardinale Becciu esprime emozioni durante l'elezione di Leone XIV

Riflessioni e ricordi del cardinale Becciu sull'elezione e la sua vicenda personale

Un incontro speciale in Cappella Sistina

Il cardinale Angelo Becciu ha recentemente condiviso la sua profonda emozione in un’intervista rilasciata al quotidiano L’Unione Sarda, in cui ha descritto il momento dell’elezione di Leone XIV. “Dopo l’elezione ho abbracciato il Papa nella Cappella Sistina e ho condiviso la gioia di tutti”, ha dichiarato Becciu, sottolineando l’importanza di quel momento non solo per lui, ma per l’intera Chiesa.

La Cappella Sistina, luogo simbolico e sacro, ha fatto da cornice a un evento che segna un nuovo inizio per il cattolicesimo mondiale.

Ricordi di un incontro casuale

Becciu ha anche ricordato un incontro casuale avvenuto in piazza San Pietro, dove Leone XIV si avvicinò a lui per rievocare un episodio del passato. “Si ricorda quando, in qualità di Superiore generale degli agostiniani, sono venuto a Cuba nella Nunziatura apostolica che lei guidava?” ha chiesto il Papa. Questo scambio ha messo in luce non solo la familiarità tra i due, ma anche il legame profondo che si è sviluppato nel corso degli anni, grazie ai rispettivi ruoli all’interno della Chiesa.

La sofferenza e la fede

Il cardinale Becciu ha affrontato anche la sua personale vicenda giudiziaria, esprimendo la sua sofferenza ma anche la sua determinazione a trasformare questo dolore in un’offerta a Dio per il bene della Chiesa. “Non nego la sofferenza, ma voglio offrirla a Dio”, ha affermato, evidenziando come le difficoltà possano diventare momenti di grazia. La sua visione della sofferenza è intrisa di speranza, poiché crede che ogni prova possa portare a una maggiore comprensione e vicinanza a Dio.

Un piccolo Mosè al Conclave

Infine, Becciu ha parlato della sua esclusione dal Conclave, descrivendo la sua esperienza come quella di un “piccolo Mosè” che eleva le mani al cielo, implorando Dio di inviare lo Spirito Santo per illuminare i cardinali. Questa metafora potente riflette non solo la sua umiltà, ma anche la sua profonda fede nel potere divino di guidare le decisioni cruciali della Chiesa. “È stata un’esperienza speciale”, ha concluso, lasciando trasparire la sua continua dedizione alla missione ecclesiale.