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Un dolore inestinguibile
La vita di Chiara Tramontano è stata segnata da un evento tragico che ha stravolto la sua esistenza: l’omicidio della sorella Giulia e del bambino che portava in grembo. Due anni dopo quella notte terribile, Chiara si trova ancora a fare i conti con un dolore che non accenna a placarsi. In un post sui social, ha espresso il suo desiderio di aver potuto fare di più, di aver potuto salvare Giulia da un destino crudele.
La scrittura è diventata per lei un mezzo per affrontare questa sofferenza, un atto liberatorio che le consente di dare voce alla sua rabbia e alla sua disperazione.
Un libro per ricordare
Chiara ha deciso di trasformare il suo dolore in parole, pubblicando un libro intitolato “Non smetterò mai di cercarti”. Questo titolo non è solo una promessa, ma anche un grido di aiuto e una testimonianza della sua lotta per la giustizia. Attraverso le pagine del suo libro, Chiara racconta la sua esperienza, la ricerca di risposte e la ricostruzione della memoria di Giulia. La scrittura diventa così un atto di resistenza, un modo per mantenere viva la memoria della sorella e per combattere contro l’oblio.
La forza di ricominciare
Nel suo racconto, Chiara non si limita a descrivere la disperazione, ma mette in luce anche la forza che ha dovuto trovare per andare avanti. La sua storia è un esempio di resilienza, di come sia possibile affrontare il dolore e cercare giustizia anche nei momenti più bui. Chiara parla della necessità di non arrendersi, di continuare a lottare per la verità e per la memoria di Giulia. La sua esperienza è un invito a tutti coloro che si trovano ad affrontare situazioni simili a non perdere mai la speranza e a cercare sempre la luce anche nei momenti più bui.