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Ilaria Salis e l’immunità, Tajani cambia rotta sotto la pressione della Lega

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Ilaria Salis e l’immunità parlamentare: il Parlamento europeo tra protezione del mandato e possibile processo in Ungheria.

Il futuro giudiziario di Ilaria Salis, eurodeputata accusata in Ungheria di aver aggredito dei neonazisti durante manifestazioni antifasciste nel febbraio 2023, è oggi legato al voto del Parlamento europeo sulla revoca della sua immunità parlamentare. La decisione della plenaria potrebbe determinare se il processo a suo carico proseguirà o verrà annullato, con conseguenze dirette sulla possibilità che Salis torni in custodia cautelare.

Il voto del Parlamento europeo e il processo in Ungheria

Secondo il giudice ungherese Jozsef Sos, il voto dell’Europarlamento potrebbe determinare l’annullamento del procedimento penale in cui è coinvolta Ilaria Salis. Se il Parlamento dovesse respingere la richiesta di Budapest di revocare l’immunità della parlamentare, il processo contro di lei e altri attivisti antifascisti accusati di aver aggredito dei neonazisti nel febbraio 2023 non potrebbe proseguire. Salis, eletta eurodeputata dopo l’arresto, rischierebbe in caso contrario di tornare in custodia cautelare, pur mantenendo intatto il suo mandato europeo.

Immunità per Ilaria Salis, la Lega incalza e Tajani rivede la sua posizione

Dal palco della festa di Forza Italia a Telese Terme, Antonio Tajani ha annunciato che il gruppo azzurro voterà per la revoca dell’immunità, sottolineando che i presunti reati risalirebbero a prima del suo ingresso in Parlamento europeo. Il vicepremier ha ribadito il rispetto per le regole garantiste e ha respinto ogni intimidazione politica, citando anche il caso dello striscione affisso da CasaPound.

Non voteremo per la conservazione dell’immunità, perché i reati che ha commesso sono stati commessi prima di diventare parlamentare. Noi siamo garantisti sempre e poiché siamo garantisti rispettiamo le regole”.

La Commissione per gli Affari giuridici del Parlamento europeo aveva recentemente espresso parere contrario alla revoca, ma l’ultima decisione spetterà alla plenaria di ottobre, dove l’esito non è automaticamente vincolante al voto della commissione.