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In Bulgaria dove la Framework Nation è l'Italia, la Nato vigila

Novo Selo (Bulgaria), 22 dic. (askanews) – L’addestramento prosegue, non si ferma. Siamo nella base di Novo Selo in Bulgaria dove l’Italia, in qualità di Framework Nation, ha assunto nell’ottobre del 2022 la guida del Multinational Battle Group presente sul territorio bulgaro. Si tratta di uno degli otto Battle Group Nato distribuiti sul fianco Orientale della Nato per attività di vigilanza e deterrenza.

Il tutto nel completo rispetto della postura difensiva coerente con gli impegni internazionali e con i piani regionali di difesa della Nato. Ma proprio mentre rimbombano i rapporti dell’intelligence statunitense che continuano ad avvertire che le ambizioni del presidente russo Vladimir Putin vanno ben oltre l’Ucraina e punterebbero ai territori ex Urss.

La Nato vigila e non abbassa la guardia. L’addestramento è la più solida garanzia per affrontare l’imprevedibilità. Esercitazioni complesse, “combined” e attività addestrative a favore dell’interoperabilità, “sniper week” per fare in modo che le attività dei tiratori scelti non sia una gara, ma un’opportunità di miglioramento per tutti.

Attualmente in Bulgaria, il personale facente parte del dispositivo nazionale schierato è tratto, per la maggiore, dal 9° reggimento Fanteria con sede a Trani che costituisce il Reggimento Framework. Il multinational Battlegroup Commander, nonché Comandante del contingente nazionale è il colonnello Mattia Scirocco, che svolge anche le funzioni di Italian Senior.

“Domani abbiamo la visita del signor ministro Guido Crosetto. Per noi è molto importante perché la presenza delle istituzioni fa si che tutti i soldati impiegati all’estero la sentano questa vicinanza. Ed è importante perché il ministro potrà toccare con mano ciò che facciamo e vedere i risultati raggiunti in questi mesi” ha detto il comandante.

Proprio nella base di Novo Selo, per il saluto al Contingente impegnato qui, è atteso infatti il ministro della Difesa Guido Crosetto che oggi era in Libano, dove ha spiegato che anche dopo Unifil, l’Italia continuerà a fare la propria parte sostenendo con convinzione la presenza internazionale e supportando lo sviluppo capacitivo delle stesse Laf.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio Linda Verzani

Immagini askanews, Ministro della Difesa