Un violento incendio ha interessato una zona collinare nei pressi di Villasimius, mandando in fumo ettari di macchia mediterranea e minacciando alcune abitazioni isolate. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco e la protezione civile, supportati da squadre aeree. Ma a rendere il caso ancora più inquietante è la segnalazione di un’auto sospetta avvistata poco prima dello scoppio del rogo nei pressi del focolaio.
Le forze dell’ordine sono al lavoro per far luce sulla vicenda.
Emergenza incendi in Sardegna: arresti nel Sulcis, decine di roghi in tutta l’isola
Mentre a Villasimius si fa la conta dei danni, la Sardegna continua a bruciare. Solo ieri si sono registrati 42 incendi in tutto il territorio regionale, 13 dei quali domati grazie all’intervento dei mezzi aerei. Le raffiche di maestrale, che hanno superato gli 80 km/h, hanno alimentato nuovi focolai a Orosei, Cardedu, Bacu Abis e nel Sassarese, dove un allevatore è rimasto ferito.
Intanto, il Corpo forestale ha arrestato due uomini a San Giovanni Suergiu: secondo quanto riportato da L’Unione Sarda, sarebbero responsabili di almeno un incendio doloso scoppiato nella zona di Iglesias. Le perquisizioni nelle loro abitazioni avrebbero portato al ritrovamento di diversi inneschi. I due, trasferiti nel carcere di Uta, sono ora in attesa di processo.
Incendio a Villasimius, spunta un’auto sospetta: indagini in corso
Proseguono gli accertamenti per chiarire l’origine dell’enorme incendio che ha devastato la macchia mediterranea di Punta Molentis, a Villasimius. Tra le piste investigative, anche quella relativa a una vettura sospetta che, secondo alcune segnalazioni, sarebbe stata vista allontanarsi rapidamente dalla zona pochi istanti prima che le fiamme si propagassero.
“Stiamo investigando, non abbiamo ancora certezze“, dichiarano dal corpo forestale della Regione Sardegna.
Il rogo ha causato ingenti danni: circa cento ettari di vegetazione distrutti, decine di auto incenerite e centinaia di bagnanti soccorsi d’urgenza da Guardia costiera, sanitari del 118 e vigili del fuoco. Il sindaco di Villasimius, Luca Dessì, ha espresso con fermezza la convinzione che si tratti di un gesto volontario, definendo l’autore “un pazzo, un delinquente”, e sottolineando come la tragedia avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.