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La comunità di Villorba, provincia di Treviso, ha dato l’ultimo saluto a Klaudio Mirashi, 23enne morto in un incidente a Barcellona.
È stato in coma fino a domenica 2 luglio. La polizia catalana indaga per ricostruire una tragedia che forse si poteva evitare.
Incidente a Barcellona: italiano 23enne muore trafitto in autostrada
Klaudio Mirashi non ce l’ha fatta. Il 23enne di Villorba era rimasto gravemente ferito a seguito di un incidente a Barcellona, trafitto alla gola dalla lamiera di un camion.
Il giovane si trovata alla guida di un’auto Mercedes Classe A vecchio modello.
Stava procedendo dall’aeroporto, in direzione Barcellona per accompagnare un suo cugino e un amico, quando un pezzo di lamiera si è staccato da un camion, ha sfondato il parabrezza dell’auto e lo ha trafitto al collo, ferendogli gravemente la trachea.
Klaudio è rimasto in coma fino a domenica scorsa, seguito in ospedale nella capitale catalana, ma le cure non sono state sufficienti, ed è sopraggiunta la morte cerebrale. Lunedì 3 luglio i medici hanno dichiarato ufficialmente il decesso.
Klaudio Mirashi è arrivato in Italia dal 2006 ed era molto amato dalla comunità
La polizia catalana ha avviato le indagini per ricostruire l’incidente e tracciare eventuali profili di responsabilità.
Sabato 8 luglio sono stati celebrati i funerali nella chiesa parrocchiale di Fontane di Villorba. Gli amici si sono stretti al dolore di mamma Mimoza, papà Kol e della sorella Klaudia.
La sua famiglia è originaria di Scutari, in Albania.
Klaudio si è trasferito a Villorba nel 2006, si è diplomato all’Istituto “Giorgi” di Treviso, era appassionato di calcio, molto talentuoso nel ruolo di attaccante, tanto da militare nel Villorba, nel Treviso e nel Chievo.
Alcuni messaggi e ricordi rilasciati sulla bacheca delle onoranze funebri descrivono Klaudio come un ragazzo che irradiava tanto buonumore. Eccone uno:
“Ciao Klaudio, amico mio. Non ci siamo più visti o sentiti per molto tempo, ma i bei ricordi a te collegati sono e rimarranno sempre intatti nella mia memoria.
Ricordo come se fosse ieri averti come compagno di calcio o come compagno di classe alle medie, e soprattutto ricordo il buonumore che infondevi a me e a chi ti stava vicino. Mi hai fatto ridere e divertire moltissimo, ed è pensando a quei momenti che voglio ricordarti. Le mie più sentite condoglianze alla tua famiglia”.