Incidente sul lavoro a Busto Arsizio: operaio 49enne morto schiacciato dal tornio meccanico

Un operaio di 49 anni è morto a causa di un incidente sul lavoro a Busto Arsizio: è schiacciato da una grande fresa industriale.

Tragedia a Busto Arsizio, dove si è verificato l’ennesimo incidente sul lavoro che ha coinvolto un operaio di 49 anni: rimasto schiacciato da un tornio meccanico, è stato trasportato d’urgenza in ospedale dove è purtroppo spirato poco dopo.

Incidente sul lavoro a Busto Arsizio

Il dramma si è consumato nella mattinata di mercoledì 5 maggio 2021 intorno alle 8:30. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo stava lavorando presso la Bandera di via del Roccolo, un’azienda di estrusione di materie plastiche, quando è rimasto schiacciato da una grande fresa industriale. I colleghi che hanno assistito all’incidente hanno subito lanciato l’allarme e in breve tempo sul posto si sono precipitati Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia locale e funzionari dell’Ats e dell’Areu.

Dopo avergli fornito le prime cure e averlo stabilizzato, gli operatori del 118 l’hano trasportato in codice rosso con l’elisoccorso all’ospedale di Legnano. Purtroppo pochi minuti dopo il suo arrivo i medici non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso.

La Procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, per far luce sulle cause dell’incidente.

Il pubblico ministero Susanna Molteni ha inoltre disposto il sequestro del macchinario sul quale la vittima stava lavorando e l’autopsia.

Incidente sul lavoro a Busto Arsizio: ieri un altro caso

A pochi chilometri da Busto Arsizio nella giornata precedente si era verificato un altro incidente sul lavoro. Un operaio di 41 anni è infatti rimasto incastrato con un braccio in uno dei macchinari dell’azienda in cui lavora nel bergamasco.

Trasportato anch’egli in elisoccorso in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita ma potrebbe rischiare l’amputazione del braccio.

Incidente sul lavoro a Busto Arsizio: “Mancano i controlli”

Di fronte a questo scenario, il segretario della CGIL Maurizio Landini ha denunciato la mancanza di controlli e di attenzione alla sicurezza sul lavoro. Ha inoltre annunciato che sottoporrà il problema nell’incontro a palazzo Chigi sul Recovery Plan previsto per il pomeriggio di mercoledì 5 maggio.

Credo che sia assolutamente necessario che vengano fatte assunzioni nei servizi di medicina del lavoro per fare i controlli. Nel 2009 in Italia erano circa 5mila gli addetti nei servizi ispettivi delle unità sanitarie locali, oggi sono 2mila. Anche gli ispettorati del lavoro si sono ridotti“, ha affermato a Mattino Cinque.