Il congedo parentale è un periodo parzialmente retribuito in cui il lavoratore dipendente viene pagato pur stando a casa per prendersi cura del bambino nei primi anni di vita. Con la nuova legge di bilancio sono cambiate le regole per questo periodo, vediamo quindi come ci si deve regolare da ora in poi.
Congedo parentale, come era in passato
La nuova legge di bilancio introdotta dal governo Meloni ha portato cambiamenti rispetto al passato. Dal 2025 il genitore nonché lavoratore dipendente può stare a casa dal lavoro, prendendosi cura del bambino e percepire più soldi rispetto alla legge precedente.
E’ importante ricordare che il congedo parentale è obbligatorio nella sua prima fase, la mamma può stare assente dal lavoro per maternità fino ad almeno 5 mesi e il padre ha un periodo almeno di 10 giorni.
La novità per il 2025
Il grande cambiamento per il 2025 consiste nel poter godere di una retribuzione maggiore anche per il secondo e terzo mese di congedo parentale.
In pratica il secondo mese la retribuzione passa dal 60 all’80% dello stipendio e per il terzo lo scarto molto più ampio andando dal 30 all’80% come riporta Ilpost.it
Due stipendi all’80% dell’importo stabilito dall’azienda, una manovra attuata per aiutare le famiglie in un momento così importante.