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Centrale nucleare in tilt a causa di un’invasione di meduse: il caso in Francia

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Francia alle prese con un’invasione di meduse: bloccata la produzione di uno dei suoi impianti nucleari più strategici.

Un episodio al limite dell’incredibile ha colpito la costa in Francia: un’imponente invasione di meduse ha raggiunto le condotte di raffreddamento di una centrale nucleare, costringendo gli operatori a interrompere temporaneamente le attività. Il fenomeno, tanto spettacolare quanto problematico, ha messo in luce come anche eventi naturali imprevedibili possano minacciare la sicurezza e la continuità di strutture energetiche di vitale importanza.

Invasione di meduse paralizza centrale nucleare in Francia

La più grande centrale nucleare del continente è stata costretta a fermarsi a causa di un evento tanto insolito quanto problematico: l’ingresso di un’enorme quantità di meduse nei sistemi di raffreddamento. L’episodio è avvenuto tra la sera di domenica e la mattina di lunedì presso l’impianto di Gravelines, nel nord della Francia.

Secondo quanto riportato dai media locali, quattro dei sei reattori si sono arrestati automaticamente per motivi di sicurezza dopo che gli invertebrati marini hanno ostruito le stazioni di pompaggio. Gli altri due reattori, già inattivi per manutenzione programmata, hanno fatto sì che l’intera struttura rimanesse temporaneamente fuori servizio. L’operatore energetico EDF ha precisato che non vi sono rischi per la sicurezza o l’approvvigionamento elettrico nazionale, grazie alla compensazione da parte di altre centrali e fonti rinnovabili.

Invasione di meduse paralizza centrale nucleare in Francia: cause e precedenti del fenomeno

Gli esperti ritengono che la proliferazione eccezionale di meduse possa essere collegata all’aumento delle temperature marine e alla riduzione di predatori naturali come il tonno, dovuta alla pesca intensiva.

Eventi simili si sono già verificati in passato, sia in Francia negli anni ’90, sia in altri paesi come Regno Unito, Svezia, Giappone e Corea del Sud, talvolta con protagonisti non solo meduse ma anche pesci o plancton. Sono già in programma interventi di potenziamento, inclusa la costruzione di due reattori EPR2 di nuova generazione entro il 2040, con l’auspicio che simili invasioni marine restino episodi rari e gestibili.