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Kasyanov e altri oppositori russi etichettati come terroristi

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Il governo russo continua a colpire gli oppositori, inserendo Kasyanov e altri nella lista dei terroristi.

Recentemente, la Russia ha ampliato il suo database di soggetti considerati terroristi ed estremisti, includendo nomi di spicco come l’ex primo ministro Mikhail Kasyanov. Questa decisione, pubblicata sul sito dell’agenzia di monitoraggio finanziario statale Rosfinmonitoring, ha suscitato preoccupazioni in merito alla crescente repressione contro le voci critiche del governo.

Oltre a Kasyanov, anche l’economista Sergei Guriev e il direttore di Novaya Gazeta Europe, Kirill Martynov, sono stati aggiunti alla lista. Le banche russe sono obbligate a congelare i beni di queste persone e a interrompere qualsiasi servizio finanziario nei loro confronti.

Il contesto della repressione

Kasyanov, Guriev e Martynov sono tutti membri del Comitato Anti-Guerra della Russia e vivono all’estero. Questo comitato è stato creato dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina e ha già ricevuto l’etichetta di “indesiderato” all’interno del paese. L’agenzia di sicurezza FSB ha avviato un’indagine penale il 14 ottobre, accusando i membri di tentativi di sequestro violento del potere e di organizzazione di una comunità terroristica.

L’accusa e le conseguenze legali

Le accuse mosse dall’FSB si basano sugli articoli 278 e 205.4 del Codice Penale russo, che trattano di gravi crimini contro lo stato. Secondo l’FSB, i fondatori del comitato avrebbero finanziato unità militari nazionaliste ucraine e reclutato persone per unirsi a loro con l’intento di eliminare le autorità russe attuali. Questo scenario evidenzia l’intensificazione della repressione nei confronti di coloro che si oppongono alle politiche di Kremlin.

Il passato politico di Kasyanov

Mikhail Kasyanov ha ricoperto il ruolo di primo ministro sotto la presidenza di Vladimir Putin dal maggio 2000 fino a febbraio 2004. Prima di ciò, ha guidato il Ministero delle Finanze. Nel 2010, ha co-fondato l’opposizione “Per la Russia senza illegalità e corruzione” insieme a figure come Boris Nemtsov e Vladimir Ryzhkov. Questo movimento è poi evoluto nel Partito della Libertà del Popolo (PARNAS), che è stato dichiarato illegale dalla Corte Suprema nel maggio.

Altri membri colpiti dalla repressione

Oltre a Kasyanov, la settimana scorsa sono stati aggiunti alla lista di Rosfinmonitoring altri membri del Comitato Anti-Guerra, tra cui l’analista politico Ekaterina Schulmann e i businessman Boris Zimin e Mikhail Kokorich. Attualmente, il caso dell’FSB include 22 individui nominati, oltre a “altre persone non identificate”.

Il ruolo del Comitato Anti-Guerra

Il Comitato Anti-Guerra si dedica a sostenere le persone che si oppongono alla guerra in Ucraina e alle politiche del governo russo. Il loro sito web sottolinea l’importanza di unire le forze contro il conflitto, evidenziando come la guerra stia causando enormi sofferenze al popolo russo e ucraino. La crescente repressione di queste voci critiche mette in evidenza il clima di paura e intimidazione che caratterizza attualmente la Russia.

In conclusione, l’inserimento di Kasyanov e di altri nella lista dei terroristi rappresenta un tentativo chiaro da parte del governo russo di silenziare le voci dissidenti e mantenere il controllo sulla narrazione riguardante la guerra in Ucraina. Con la repressione della libertà di espressione in aumento, è fondamentale continuare a monitorare la situazione e sostenere coloro che lottano per un futuro più democratico in Russia.