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**L.elettorale: Donzelli 'spinge' riforma, 'riflessione da fare', per Schlein è 'paura di perdere'**

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Roma, 24 nov (Adnkronos) - Quella sulla stabilità "è una riflessione che abbiamo fatto anche con le riforme istituzionali, con il premierato che abbiamo proposto e che porteremo avanti. Ma al tempo stesso c'è anche una riflessione che viene fatta sulla legge elettorale...

Roma, 24 nov (Adnkronos) – Quella sulla stabilità "è una riflessione che abbiamo fatto anche con le riforme istituzionali, con il premierato che abbiamo proposto e che porteremo avanti. Ma al tempo stesso c'è anche una riflessione che viene fatta sulla legge elettorale. Non ci sono dogmi, faremo un confronto sereno perché crediamo che questa stabilità serva alla nazione".

E' Giovanni Donzelli, a urne regionali chiuse da poco, a rilanciare sul tema della riforma elettorale.

Il responsabile Organizzazione di FdI, commentando l'esito del voto in Veneto, Campania e Puglia, spiega: "Noi vorremmo lasciare questa stabilità politica a prescindere da chi vince le elezioni. Se le dovesse vincere il campo largo saremo pronti a fare serenamente opposizione, se dovessimo vincerle noi saremo pronti e sereni a continuare a governare l'Italia. Ma crediamo che l'instabilità dei governi e delle maggioranze che cambiano durante la legislatura continuamente non serva all'Italia".

Nella maggioranza, Matteo Salvini si mostra più cauto: "Ora testa alla legge di Bilancio e alla sicurezza, poi dei modelli organizzativi dei pariti avremo modo di discutere". Mentre è Antonio Tajani a entrare nel merito: "Sulla legge elettorale io sono sempre stato favorevole al proporzionale, anche perché sono sempre stato eletto al Parlamento europeo con il proporzionale, un proporzionale con regole simili a quelle delle elezioni del sindaco o del presidente della Regione. Per dare anche più rappresentatività ai territori, perché oggi con i collegi i territori hanno meno rappresentatività". (segue)

(Adnkronos) – Per il vice premier e leader di FI, "mi pare che anche nell'opposizione c'è chi sia favorevole a questo, quindi si potrà andare avanti e procedere in questa direzione". Dall'opposizione, però, la risposta sulla riforma elettorale non è unitaria. "Come M5S siamo sempre stati contrari a questa legge elettorale. Quando uno ha consenso emerge, a prescindere dalla legge elettorale. Ma noi siamo per cambiarla, siamo per il proporzionale", spiega il capogruppo del M5S alla Camera Riccardo Ricciardi.

Più cauta Elly Schlein: "La destra non ha fatto una proposta, se la farà valuteremo. Ma si parte da una premessa peggiore: la paura di perdere, perchè con la coalizione che abbiamo costruito, nel 2022 non sarebbe andata come è andata -spiega la leader dem-. Lo dice anche Donzelli, sanno che il lavoro testardamente unitario con questa legge elettorale perderebbero. L'altra premessa sbagliata è il premierato, una riforma che continueremo a contrastare duramente". Per il sindaco di Napoli e presidente dell'Anci Gaetano Mandredi, "non vedo perchè si debba cambiare la legge elettorale, Meloni ha una maggioranza solida. Per il centrosinistra il tema reale è che serve uno sforzo per una proposta politica e programmatica".

Riccardo Magi non ha dubbi: "È chiaro che l'esigenza inconfessabile è quella di scongiurare la possibile sconfitta del centrodestra mascherata con la necessità di dare stabilità al Paese proprio mentre Meloni rivendica di essere alla guida di uno dei più longevi governo della storia della Repubblica -dice il segretario di +Europa-. L'unica esigenza di una nuova legge elettorale dovrebbe essere quella di ridare peso e valore al voto dei cittadini ma la destra intende proporci una legge in cui i cittadini decideranno ancora meno di quanti fanno oggi con il Rosatellum". E secondo Matteo Renzi, "i risultati di Campania e Puglia, dopo la Toscana, dicono che l’alternativa c’è, da Casa Riformista fino alla sinistra. E questa alternativa, quando è unita, vince. Da domattina Giorgia Meloni proverà a cambiare la legge elettorale. Perché con questa legge elettorale lei a Palazzo Chigi non ci rimette più piede".