L’eruzione dell’Etna visibile fino alle Eolie, fontana di lava e nube alta 10 chilometri

Spettacolare e per certi versi terrificante eruzione dell’Etna nelle ore notturne visibile fino alle Eolie, fontana di lava e nube alta 10 chilometri

L’eruzione dell’Etna della notte a cavallo fra il 10 e l’11 febbraio è stata visibile fino alle Eolie, con una spaventosa fontana di lava ed una nube nube alta 10 chilometri.

L’ingv ha informato nella tarda serata del 10 febbraio che “un’eruzione di intensa energia è in corso sull’Etna. L’attività del cratere di Sud-Est è passata da stromboliana a fontana di lava con l’emissione di una nube”. 

Eruzione dell’Etna visibile fino alle Eolie: catanesi con il fiato sospeso per ore 

E di certo, dopo il trabocco di esordio quella massa di lava e la nube che ha fatto seguito hanno impressionato anche chi, come i residenti della zona, è abituato all’attività del gigante siciliano.

Dopo l’inizio dell’attività intensa sempre l’Ingv ha emesso un’allerta per il volo di colore rosso, tuttavia l’attività dell’Etna non avrebbe impattato sulla operatività dell’aeroporto internazionale di Catania

Una fontana di lava ed una nube che sono rimaste visibili per ore e da decine di chilometri

Di certo la terribile e spettacolare eruzione è rimasta visibile da molti punti della Sicilia, da Catania a Taormina fino alle isole Eolie. A tarda nottata l’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia ha diramato una nota: La fontana di lava al Cratere di Sud-Est è cessata.

La nube eruttiva prodotta dall’attività, alta circa 8000 mslm., si disperde nel settore occidentale del vulcano. Il flusso lavico prodotto dall’attività in corso al Cratere di Sud-Est appare ancora alimentato ed il fronte si attesta alla quota di circa 2700 m slm.”. 

Dopo la mezzanotte riduzione dell’attività e nota tecnica dell’Ingv

E ancora, in specifica tecnica: “L’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto il valore massimo alle ore 21:00 UTC, ha subito una rapida diminuzione riportandosi nel livello medio.

Attualmente tale parametro mostra una tendenza ad un ulteriore decremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico rimane localizzato nell’area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 2900 m sopra il livello del mare”.