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Bruxelles è in fermento. La Commissione Europea ha lanciato un nuovo attacco contro Mosca, annunciando un pacchetto di sanzioni mirate all’energia, alle infrastrutture e alle istituzioni finanziarie russe. “Il nostro messaggio è chiaro: questa guerra deve finire”, ha dichiarato Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione. Una dichiarazione che non lascia spazio a fraintendimenti.
Il nuovo pacchetto di sanzioni
Le nuove misure prevedono la riduzione del tetto massimo per il prezzo del petrolio, portandolo da 60 a 45 dollari al barile. Inoltre, si propone di vietare l’uso dei gasdotti Nord Stream per il trasporto di gas tra Russia e Germania. Una mossa strategica che potrebbe avere un impatto significativo sulle finanze russe.
Ma le sanzioni non si fermano qui. La Commissione ha deciso di escludere ulteriori 22 banche russe dal sistema bancario internazionale SWIFT, ampliando una già parziale esclusione a una “proibizione totale delle transazioni”. Il messaggio di von der Leyen è forte: “L’economia russa sta già subendo pressioni enormi a causa delle misure precedenti e questa nuova ondata la colpirà ancora di più”.
Le dichiarazioni dei leader europei
In una conferenza stampa congiunta, von der Leyen ha accusato Mosca di continuare a portare “morte e distruzione in Ucraina”. Kaja Kallas, il principale diplomatico dell’UE, ha aggiunto: “È chiaro che la Russia non desidera la pace”. Entrambi i leader hanno sottolineato che Mosca deve pagare il prezzo per la sua guerra “totalmente illegale”.
Il supporto degli Stati Uniti
Bruxelles sta cercando di ottenere supporto da Washington per le nuove misure punitive. Questo pacchetto di sanzioni arriva in vista di un vertice del G7 in Canada, dove la questione del nuovo tetto massimo per il petrolio sarà discussa. Gli Stati membri dell’UE si preparano a dare il via libera alle proposte della Commissione, con un accordo previsto entro la fine del mese.
Misure di contrasto alle importazioni
Von der Leyen ha anche annunciato l’estensione del divieto di importazione di petrolio grezzo russo per includere i prodotti petroliferi raffinati in paesi terzi. Questo per prevenire l’importazione “di nascosto”. L’UE sta ora esaminando un ulteriore 77 navi da includere nella sua “flotta ombra”, impedendo l’accesso ai porti europei.
Il futuro delle sanzioni
Il pacchetto di sanzioni, che rappresenta la diciottesima serie di misure contro la Russia, è stato progettato per allinearsi con ulteriori azioni discusse negli Stati Uniti. Un’idea controversa, proposta dal senatore Lindsey Graham, prevede dazi del 500% per i paesi che acquistano combustibili fossili russi, anche se la Casa Bianca non ha ancora dato il suo sostegno.
Intanto, la situazione in Ucraina rimane tesa. Molti in Ucraina criticano l’idea che l’opposizione russa possa essere vista come un alleato naturale. Le accuse di complicità nei confronti di alcuni esponenti dell’opposizione creano fratture nel discorso politico. Bruxelles ha anche annunciato l’intenzione di nominare un inviato speciale per gli ucraini nell’UE, per preparare il terreno per il loro graduale ritorno.
Le sanzioni europee si intensificano. Ma sarà sufficiente per fermare la guerra? I tempi sono cruciali e le risposte non sono affatto scontate.