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La fiera Più libri più liberi, manifestazione dedicata alla piccola e media editoria, si svolge a Roma fino all’Immacolata. L’evento ha attirato l’attenzione per la presenza della casa editrice Passaggio al Bosco, i cui testi sono accusati di esaltare figure legate al neofascismo e all’antisemitismo.
Alla vigilia della fiera, un appello firmato da 89 personalità del mondo culturale, tra cui scrittori, attori e giornalisti, ha sollevato interrogativi sull’opportunità di accettare una simile partecipazione.
Nomi noti, come Alessandro Barbero e Zerocalcare, hanno espresso preoccupazione per la legittimazione di tali contenuti in un contesto che dovrebbe promuovere valori democratici.
Reazioni e posizioni degli intellettuali
Il documento sottoscritto dai firmatari evidenzia una forte opposizione alla presenza di Passaggio al Bosco. I firmatari si interrogano su come sia possibile che un editore con tali ideologie possa essere accolto in una manifestazione che dovrebbe rappresentare la cultura italiana. Fiano, ex deputato del Partito Democratico, ha portato la questione all’attenzione del Comune di Roma, chiedendo un chiarimento sulla decisione di includere questa casa editrice.
La risposta dell’Associazione Italiana Editori
In risposta alle preoccupazioni sollevate, il presidente dell’Associazione Italiana Editori, Innocenzo Cipolletta, ha dichiarato di non condividere la base ideologica di Passaggio al Bosco. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza della libertà di espressione e del diritto d’autore, elementi fondanti della manifestazione. Cipolletta ha chiarito che la fiera intende essere un luogo di incontro per tutti gli editori, indipendentemente dalle loro posizioni politiche.
Il dibattito sulla censura e la libertà di espressione
Il dibattito è acceso non solo tra i partecipanti alla fiera, ma anche in ambito politico. Fratelli d’Italia ha sollevato il timore di una censura nei confronti degli editori. La questione centrale riguarda la legittimità di permettere la partecipazione di editori che pubblicano contenuti controversi, senza compromettere i valori fondamentali della società.
Il fumettista Zerocalcare, in un video pubblicato sui social, ha annunciato la sua decisione di non partecipare quest’anno, affermando: “Non si possono condividere spazi con i nazisti”. La sua scelta riflette una crescente sensibilità verso la necessità di mantenere fermo il confine tra la libertà di espressione e l’apologia di ideologie pericolose.
Il ruolo dei lettori e della magistratura
In questo contesto, Cipolletta ha affermato che spetterà ai lettori giudicare i contenuti proposti da Passaggio al Bosco. Inoltre, ha sottolineato il compito della magistratura di vigilare sulla legalità delle pubblicazioni, in un paese dove l’apologia del fascismo è vietata. Questo solleva interrogativi su come bilanciare libertà di pubblicazione e rispetto delle leggi.
La fiera Più libri più liberi continuerà a rappresentare un punto di riferimento per il dibattito culturale in Italia. Tuttavia, questa situazione evidenzia le sfide e le responsabilità che editori e autori devono affrontare nella scelta dei contenuti da promuovere.