Milano, 6 nov. (askanews) – Han Kang, la scrittrice sudcoreana premio Nobel nel 2024, ha incontrato il proprio pubblico al Teatro Dal Verme a Milano in occasione dell’uscita per Adelphi della sua ultima opera: “Il libro bianco”, e ha parlato del senso dello scrivere.
“Il ruolo della letteratura – ha detto – è proprio quello di fare immaginare.
La letteratura svela le cose nascoste, le fa immaginare, dà un nome, cerca di spiegare con il linguaggio. Quindi continuando a osservare ciò che è nascosto noi riusciremo a parlare di più delle cose che non sono state mai dette”.
“Io prima di essere una scrittrice – ha aggiunto Han Kang – sono stata anche una lettrice e per me è più importante l’identità di essere un lettore. Quando leggevo letteratura mi ha sempre affascinato e commosso la sua forza di dare voce e dare vita a ciò che era nascosto e mi rendevo conto che molte di queste cose emergevano e mi davano forza”.
“Secondo me – ha concluso la scrittrice – la forza del linguaggio è incredibile: noi oggi parliamo di AI, parlano di realtà virtuale, ma secondo me l’esperienza di entrare nell’anima e nell’esperienza degli altri attraverso la letteratura è incomparabile. Questa forza nel tempo non cambia mai”.