Tutto inutile e nessuna giustizia: la “prof” a cui avevano sparato pallini denuncia tutti gli alunni, ma un genitore vince il ricorso.
Ad ottobre dell’anno scorso Maria Cristina Finatti era stata colpita per un “gioco a chi aveva più follower” ma per lei non c’è giustizia e tre mesi dopo il fatto in una scuola di Rovigo un ricorso annulla i provvedimenti.
Denuncia gli alunni genitore vince ricorso
La docente era stata colpita a un occhio dai pallini di gomma durante la lezione ma ad oggi nessun alunno è stato sospeso, tutto questo mentre l’insegnante ha cambiato classe.
I fatti sono dell’ottobre scorso: in quell’occasione quando i ragazzini di una classe del primo anno dell’istituto “Viola Marchesini” erano intenti ad una “sfida”: sparare con una pistola ad aria compressa contro l’insegnante di Scienze, la Finatti.
Uno sparava e gli altri riprendevano
Uno studente aveva sparato ed altri riprendevano la scena con il telefonino, per poi “diffondere il video su Whatsapp, Facebook, Istangram e Tik Tok”. Dopo il fatto la scuola aveva effettivamente decretato cinque giorni di sospensione ma quel provvedimento non è stato mai attuato.
Perché? Perché un genitore ha presentato fatto ricorso e “ottenuto l’annullamento della misura”. In punto di diritto il testo della sospensione sarebbe stato scritto in modo errato.