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Con l’ordinanza firmata venerdì 27 agosto dal ministro della Salute Roberto Speranza, la Sicilia tornerà in zona gialla da lunedì 30 agosto.
Si tratta della prima regione a cambiare colore dalla fine di giugno, quando l’Italia è diventata un’unica grande zona bianca. Altre regioni rischiano però di imitare l’isola nelle settimane successive a causa del numero di pazienti ricoverati nelle aree mediche e nelle terapie intensive.
Zona gialla: quali sono i parametri per entrarci?
Per entrare in zona gialla, le regioni devono superare, contemporaneamente, la soglia del 10% di posti occupati in rianimazione e del 15% negli altri reparti.
Per quanto riguarda la zona arancione, i limiti salgono rispettivamente a 20% e 30%, a 30% e 40% per la zona rossa. Si guarda inoltre all’incidenza di casi positivi al Covid-19, che deve essere superiore ai 50 ogni 100mila abitanti.
Secondo i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) di sabato 28 agosto, la Sicilia ha l’11% dei posti in terapia intensiva occupati, il 21% è invece il dato relativo all’occupazione dell’area medica.
Zona gialla: quali regioni rischiano di cambiare fascia lunedì 6 settembre?
Anche la Sardegna ha superato i parametri per l’entrata in zona gialla, avendo occupato il 10% delle terapie intensive e il 15% degli altri reparti. Se questo andamento dovesse essere confermato nel monitoraggio settimanale del venerdì, che tiene conto dei dati registrati il martedì precedente, l’isola entrerebbe in zona gialla lunedì 6 settembre.
Rischia la stessa sorte anche la Calabria, che registra un’occupazione del 9% per la rianimazione e del 16% per l’area medica.
Zona gialla: cosa cambia rispetto a quella bianca?
Le restrizioni in vigore in zona gialla sono poche di più rispetto a quelle della zona bianca. Non c’è il coprifuoco, eliminato lunedì 21 giugno, né misure che limitano gli spostamenti, compresi quelli tra zone gialle e bianche, o le attività, che possono quindi restare aperte (discoteche a parte, chiuse comunque in tutte le zone).
In zona gialla tornano però l’obbligo della mascherina in ogni occasione, sia al chiuso che all’aperto, e il limite di quattro persone non conviventi sedute allo stesso tavolo nei locali, sia all’interno che all’esterno.
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