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Negli ultimi mesi, l’attenzione degli esperti sanitari si è concentrata sulla variante K dell’influenza, emersa attorno ad agosto. Questa mutazione, nota anche come super flu, ha iniziato a diffondersi rapidamente in vari Paesi, compresa l’Italia, dove è diventata predominante. La nuova variante solleva interrogativi su cosa significhi realmente e come possa essere riconosciuta.
La variante K, scientificamente identificata come A/H3N2 J.2.4.1, ha attirato l’interesse per le sue sette mutazioni, che sembrano conferire al virus una maggiore capacità di eludere il sistema immunitario umano.
Questo porta a un incremento della circolazione del virus, senza però mostrare segni di maggiore gravità clinica rispetto alle forme precedenti dell’influenza.
Caratteristiche della variante K
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, non ci sono evidenze che suggeriscano una maggiore severità dei sintomi causati dalla variante K. In effetti, la vera influenza mantiene un profilo di sintomi simile a quello delle stagioni precedenti. Tuttavia, a causa della maggiore diffusione, si registrano più casi, aumentando così la probabilità di sintomi gravi in alcune persone.
I sintomi principali
I sintomi tipici associati a questa variante includono febbre alta, tosse, mal di gola, dolori muscolari e una sensazione generale di spossatezza. Questi segni possono talvolta essere accompagnati da disturbi gastrointestinali. La comunità medica britannica ha confermato che, nonostante la nuova variante, i sintomi rimangono allineati a quelli dell’influenza stagionale tradizionale.
Come riconoscere la variante K
Per identificare se si è contratti l’influenza stagionale, è utile prestare attenzione a tre segnali distintivi. Il primo è l’inizio brusco e improvviso della febbre, che supera i 38°C. Il secondo segnale è la presenza di almeno un sintomo respiratorio, come congestione nasale o tosse. Infine, il terzo indicatore è un sintomo sistemico, quale dolori muscolari o una sensazione di affaticamento marcato. La combinazione di questi tre sintomi aumenta notevolmente la probabilità di infezione influenzale.
Raccomandazioni per la salute
È importante ricordare che, mentre la variante K si diffonde, le persone più vulnerabili, come gli anziani e coloro con un sistema immunitario compromesso, possono essere maggiormente a rischio. Per questo motivo, il Ministero della Salute consiglia la vaccinazione per le categorie a rischio. Gina Gualano, esperta in malattie infettive, sottolinea che chi si vaccina ha maggiori possibilità di sviluppare una forma meno grave della malattia in caso di contagio.
Nel caso in cui si contragga il virus, la cura principale consiste nel riposo per permettere al corpo di reagire meglio all’infezione, associato all’uso di farmaci antinfiammatori e antipiretici per alleviare i sintomi. Si prevede un aumento dei contagi durante le festività, a causa dei raduni familiari e delle interazioni sociali.
La variante K dell’influenza richiede attenzione e precauzioni, specialmente per le categorie più vulnerabili. Riconoscere i sintomi e seguire le raccomandazioni sanitarie è fondamentale per affrontare la stagione influenzale in modo consapevole e sicuro.