Denver, 15 ago. (askanews) – Il modo migliore a Denver, Colorado, per visitare RiNo e l’Art District è a piedi, consiglia Brand Usa. Mecca della street art è infatti il quartiere più vivace ed eclettico della Mile High City. E dietro ai graffiti, che punteggiano le strade e i vicoli, i diversi artisti che li hanno creati.
“Abbiamo più street art di Chicago, Los Angeles e altre grandi città che vi vengono in mente quando pensate agli Stati Uniti d’America.
Probabilmente starete pensando, è davvero strano, si sta fermando davanti a un muro grigio ora che quest’opera d’arte non c’è più, ma voglio suggerirvi di cercare l’arte in luoghi inaspettati, perché non si tratta solo di muri”, spiega Jill Collins, Discover Denver Tours.
Si comincia dall’imperdibile Denver Central Market, attraverso le strade in un’avventura tra i vicoli animati e pieni di opere d’arte nascosta. Il tour in genere termina a Improper City. Si parla dell’inizio del movimento RiNo Street Art: Larimer Boy & Girl, si passa accanto al capolavoro a mano libera di Casey Kawaguchi e al famoso murale di Breonna Taylor .
Ma quale è la storia migliore?
“Penso che la storia di Jeremy Burns sia una vera storia da underdog, da sfavorito”, dice Collins. “In realtà aveva studiato da artista professionista, con pastelli, matite, pennellini, e poi la parte triste è che è stato coinvolto in un orribile, terribile incidente d’auto, e non riusciva più a impugnare i pennelli. Ma come facciamo noi del Colorado, per cultura, non si è arreso. Così ha detto, wow, posso usare rulli grandi e posso tenere in mano un pezzo di gesso più spesso. Così ha cambiato marcia, ha abbandonato le belle arti, e questo è uno dei suoi primissimi murales. Proprio come Gats, anche Jeremy preferisce lavorare nel buio della notte. Installò un proiettore che ha proiettato questa immagine sull’edificio; con il suo grande pezzo di gesso ha delineato l’immagine, e poi ha preso i rulli”, aggiunge.
Nel cuore della notte lavora anche l’artista californiano GATS (acronimo di “Graffiti Against The System”) è una leggenda internazionale dei graffiti, noto per l’iconica maschera che caratterizza prevalentemente le sue opere. Può essere spesso avvistata mentre sbircia da un vicolo di Denver, dove non mancano i suoi “pezzi”. La sua arte pubblica è presente negli Usa, in Medio Oriente, in Europa, in Asia e in America Centrale.
Intervista di Cristina Giuliano
Montaggio di Linda Verzani
Immagini di askanews