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Le Nuove Normative della Lega sulla Cittadinanza Italiana: Requisiti di Integrazione e Impatti

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Esplora le ultime iniziative della Lega sulla cittadinanza italiana e le normative relative all'integrazione.

Il partito politico Lega ha recentemente depositato alla Camera dei Deputati una proposta di legge per modificare le attuali normative sulla cittadinanza italiana. Questa iniziativa segue i risultati di un referendum che ha visto bocciata l’idea di ridurre il periodo di residenza legale necessario per richiedere la cittadinanza a cinque anni. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha affermato che la cittadinanza deve essere considerata un onore e trattata con la massima serietà.

Requisiti di integrazione e tempi di residenza

Uno degli aspetti principali della proposta è l’introduzione di un esame di integrazione per i cittadini stranieri nati in Italia che desiderano acquisire la cittadinanza al compimento dei diciotto anni. Questo esame, stabilito dal Ministero dell’Interno, valuterà non solo il livello di integrazione dell’individuo, ma anche la sua conoscenza delle norme sociali e giuridiche fondamentali. Inoltre, per diventare cittadini, i richiedenti non devono avere condanne penali per reati non colposi.

Nuove tempistiche per la residenza legale

La Lega propone di estendere i tempi di residenza legale necessari per ottenere la cittadinanza. In particolare, i minori, i figli o i discendenti di secondo grado di cittadini italiani dovrebbero risiedere legalmente in Italia per un periodo raddoppiato da due a quattro anni. Per gli stranieri nati in Italia, il periodo di residenza richiesto passerebbe da tre a dieci anni. Anche per i cittadini dell’Unione Europea e per gli apolidi, i requisiti di residenza sarebbero inaspriti.

Revoca della cittadinanza e ricongiungimenti familiari

Un altro punto critico della proposta riguarda le norme sulla revoca della cittadinanza. La Lega intende ridurre il termine per l’adozione di provvedimenti di revoca da dieci a due anni. La revoca sarebbe applicabile in caso di condanne definitive superiori a cinque anni o superiori a tre per reati di violenza di genere e altri crimini gravi. La proposta mira a eliminare le attuali limitazioni che rendono difficile la revoca nei casi in cui il soggetto non possieda o non possa acquisire un’altra cittadinanza.

Restrizioni sui ricongiungimenti familiari

La Lega propone anche di rendere più severi i requisiti per il ricongiungimento familiare. Le nuove norme escluderebbero, ad esempio, i genitori a carico o di età superiore ai sessantacinque anni, se non hanno contribuito attivamente alla comunità italiana. Inoltre, si prevede un aumento del reddito minimo necessario per richiedere il ricongiungimento, insieme all’obbligo di assicurazione sanitaria per ogni familiare da ricongiungere.

Reazioni e criticità alla proposta

Le reazioni alla proposta della Lega sono state contrastanti. Mentre alcuni alleati politici, come Forza Italia, mostrano riserve, le opposizioni criticano aspramente l’iniziativa, accusandola di essere una crociata anti-migranti. Secondo Riccardo Magi, segretario di +Europa, la legge attuale è già molto restrittiva e l’inasprimento delle norme non porterà a una maggiore sicurezza, ma solo a una propaganda contro gli stranieri lavoratori regolari. Filiberto Zaratti di Avs ha avvertito che tali misure potrebbero generare ulteriori conflitti nella società italiana.