Milano, 23 lug. (askanews) – Il mondo dell’heavy metal è in lutto per la morte di Ozzy Osbourne. Da Birmingham a Hollywood, davanti alla sua stella sulla Walk of Fame, è iniziato il pellegrinaggio dei fan della voce dei Black Sabbath, una volta appresa la notizia della sua scomparsa.
John Michael Osbourne, universalmente conosciuto come Ozzy, è stato molto più di un semplice musicista: una forza della natura, un’icona che ha plasmato il volto dell’heavy metal e un sopravvissuto indomito.
Nato il 3 dicembre 1948 a Aston, Birmingham, Inghilterra, la sua vita è stata una tumultuosa odissea di eccessi, trionfi e incredibili rinascite artistiche. L’infanzia di Ozzy fu segnata dalla povertà e da un percorso scolastico difficile, che lo vide abbandonare gli studi a soli 15 anni.
La musica, però, era un richiamo irresistibile. Dopo diversi tentativi con piccole band locali, l’incontro con Tony Iommi, Geezer Butler e Bill Ward diede vita a quella che sarebbe diventata una delle band più influenti della storia: i Black Sabbath.
Ma gli anni ’70 furono anche un periodo di eccessi sfrenati. L’abuso di alcol e droghe divenne una parte integrante della vita di Ozzy, portando a tensioni interne alla band e, infine, alla sua estromissione dai Black Sabbath nel 1979. Molti avrebbero predetto la fine della sua carriera. Invece, fu l’inizio di un nuovo capitolo straordinario con brani come “Crazy Train” e “Mr. Crowley” e live incontenibili.
Nonostante le continue battaglie con la salute, tra cui di recente il morbo di Parkinson e gli esiti di un incidente in quad, Ozzy Osbourne ha dimostrato sempre una resilienza incredibile. Il 5 luglio 2025 il suo ultimo concerto, ‘Back to the Beginning’, evento già passato agli annali del rock. Con la sua Birmingham ad accogliere il live d’addio dei Black Sabbath riuniti, per l’ultima volta, là dove tutto era cominciato.