Roma, 26 set. (askanews) – È la Casa del Cinema di Roma a fare da cornice alla serata conclusiva dello (Yo)U International Film Festival, promosso dalla Luiss Business School. Un appuntamento che, come ricorda Luca Pirolo, Associate Dean per la Multi-hub strategy della Luiss Business School e Direttore del Master in Management delle Imprese Creative e Culturali e ideatore del Festival, nasce dall’idea di trasformare la teoria in pratica, portando i giovani autori dal percorso formativo direttamente sul palcoscenico internazionale.
Quest’anno la rassegna si arricchisce di una novità importante: la partnership con Sky Arte, grazie alla quale sono stati presentati i documentari realizzati dagli studenti, due dei quali sono divenuti produzioni vere e proprie inserite nel palinsesto del canale.
Il festival, condotto da Marco Spagnoli, giornalista e docente del corso di documentari del Master in Writing School for Cinema e Television ha incoronato il suo vincitore: “The Buraq That Can’t Fly”, un cortometraggio poetico che racconta, attraverso lo sguardo di una madre musulmana, le difficoltà e le speranze del figlio immigrato a Hong Kong. Un’opera intima e universale, capace di trasformare la memoria personale in narrazione collettiva.
Lo (Yo)U International Film Festival è una delle anime di Generazione Contemporanea , un progetto più ampio legato ai Master creativi della Luiss Business School, in cui si inseriscono il Bando premio internazionale Generazione Contemporanea che permette a giovani artisti vincitori di esporre le proprie opere in una mostra d’arte contemporanea e il concorso e On Shuffle EP, una competizione per giovani musicisti under 36.