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AGGIORNAMENTO ORE 12:00 – L’Unione Europea ha annunciato una decisione significativa riguardo ai visti per i cittadini russi. Non saranno più rilasciati visti multi-ingresso<\/strong>, costringendo i russi a richiedere un nuovo visto per ogni viaggio verso i paesi membri. Questa misura risponde alla lunga guerra in Ucraina e agli sviluppi politici conseguenti.
Le motivazioni della decisione<\/h2>
Secondo una dichiarazione ufficiale di Bruxelles, la nuova politica mira a garantire un controllo più rigoroso sugli applicanti<\/strong> per mitigare i potenziali rischi per la sicurezza. La vicepresidente della Commissione Europea, Henna Virkkunen, ha spiegato che questa mossa si inserisce in una serie di azioni già intraprese per combattere il sabotaggio<\/strong>, la disinformazione<\/strong> e le incursioni di droni russi nei territori europei.
Critiche e reazioni
La decisione ha suscitato forti critiche tra i cittadini russi, che non hanno legami diretti con il governo di Vladimir Putin. I detrattori sostengono che la nuova restrizione colpirà in particolare le persone comuni, privandole della possibilità di viaggiare liberamente. Precedentemente, l’Unione Europea aveva già sospeso l’accordo di facilitazione dei visti con la Russia, rendendo più difficile e costoso ottenere documenti di viaggio.
Procedura di richiesta dei visti
Da oggi, tutte le domande di visto presentate dai cittadini russi saranno sottoposte a verifiche approfondite e a un livello di scrutinio elevato. Il commissario europeo per gli Affari Interni e la Migrazione, Magnus Brunner, ha confermato che le eccezioni saranno limitate a casi umanitari specifici, come nel caso di giornalisti indipendenti, dissidenti e difensori dei diritti umani. Inoltre, i russi che possiedono la cittadinanza di uno stato membro dell’Unione non saranno soggetti a queste nuove regole.
Il contesto attuale
Il capo della politica estera dell’Unione Europea, Kaja Kallas, ha dichiarato che viaggiare nell’Unione Europea è un privilegio, non un diritto. Dati recenti indicano che nel 2025 sono stati rilasciati circa 552.000 visti Schengen ai cittadini russi, un numero che è aumentato di quasi 100.000 rispetto all’anno precedente, ma che resta ben al di sotto dei 4 milioni emessi nel 2019.
Prospettive future e strategie dell’UE
La Commissione Europea presenterà a dicembre una nuova strategia. Questa delineerà come la politica dei visti possa fungere da strumento geopolitico per contrastare l’influenza russa e rafforzare la sicurezza esterna dell’Unione Europea. Tale approccio riflette un cambiamento significativo nel modo in cui l’Unione gestisce le relazioni con la Russia, in particolare nel contesto del conflitto in Ucraina.
Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha commentato la situazione, affermando che l’Europa non ha bisogno di turisti solventi, in considerazione della presenza di migranti e disertori ucraini. Questa affermazione evidenzia le tensioni e il clima di sfiducia che caratterizzano attualmente le relazioni tra l’Unione Europea e la Russia.