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La manovra finanziaria del governo italiano si trova in una fase cruciale, segnata da un acceso dibattito politico e da significative esclusioni in fase di approvazione. Recentemente, la Commissione Bilancio del Senato ha dichiarato inammissibili ben 105 emendamenti sui 414 proposti, sollevando interrogativi sulle prospettive di modifica della legge di bilancio.
Di questi, 18 emendamenti sono stati esclusi per estraneità di materia, mentre 87 sono stati considerati privi delle necessarie coperture finanziarie. Questa situazione ha spinto il premier Giorgia Meloni a convocare un incontro di maggioranza a Palazzo Chigi, dove si sono affrontate questioni fondamentali come le politiche abitative e le modalità di tassazione.
Accordi e punti critici
Durante il vertice, i leader di maggioranza, inclusi i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, insieme al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, hanno trovato un’intesa su vari temi. Tuttavia, il nodo principale rimane quello delle coperture finanziarie. È emerso che per le modifiche condivise dai gruppi di maggioranza sarà necessario reperire circa un miliardo di euro, cifra non ufficializzata ma confermata informalmente dai partecipanti all’incontro.
Le questioni sugli affitti brevi
Un tema di grande rilevanza è quello degli affitti brevi. La proposta prevede che l’aumento della cedolare secca dal 21% al 26% per chi affitta un solo immobile non venga applicato, mentre per il secondo immobile si manterrà il 26%. A partire dal terzo immobile, invece, si applicherà il reddito d’impresa. Questa modifica potrebbe generare un gettito di circa 100 milioni di euro, senza necessità di ulteriori coperture, grazie a una auto-copertura.
Emendamenti e responsabilità dei medici
Un altro emendamento escluso riguarda la responsabilità civile dei medici, presentato dalla senatrice Michaela Biancofiore. L’emendamento avrebbe stabilito che i professionisti sanitari rispondono principalmente per i danni causati ai pazienti, mentre le strutture sanitarie avrebbero avuto una responsabilità sussidiaria. Questa proposta, insieme a molte altre, non ha superato il vaglio della Commissione Bilancio.
Riforma del Piano Casa
Inoltre, è stata bocciata anche un’iniziativa della Lega che mirava a rifondare il Piano Casa, con un focus particolare su giovani, coppie e categorie svantaggiate. Questo emendamento prevedeva risorse per un totale di 877 milioni di euro fino al 2030, ma è stato escluso per mancanza di coperture adeguate.
Prospettive e prossimi passi
Nonostante le esclusioni, alcune proposte sui condoni edilizi sono state accolte, con quattro su cinque emendamenti considerati ammissibili. Tuttavia, un emendamento che obbligava i comuni a rilasciare titoli abilitativi edilizi in sanatoria è stato bloccato. Al contempo, si stanno valutando anche misure fiscali come l’aumento della tassazione sulle banche, che potrebbe generare circa 200 milioni di euro di gettito.
Il percorso legislativo della manovra è ancora lungo e complesso, con l’approdo del testo alla Camera previsto per il 19 dicembre. Si prevede che la discussione continui con ulteriori emendamenti e aggiustamenti, mentre le forze politiche cercano un accordo su un quadro di responsabilità che possa soddisfare tutte le parti coinvolte.