Roma, 20 ott. (Adnkronos) – "È evidente che il ceto medio e anche i ceti meno abbienti abbiano difficoltà, ma negli ultimi due anni il potere d’acquisto delle famiglie ha ricominciato a crescere. Non lo dice Osnato, lo dice l’Istat: era più di vent’anni che non accadeva. È un’inversione di tendenza dovuta alle manovre contro l’inflazione, al taglio del cuneo fiscale e alla riduzione dell’aliquota al 23% fino a 28 mila euro, che ora estendiamo al 33% fino a 50 mila.
Non possiamo accontentare tutti, ma è un segnale concreto al ceto medio". Così Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera, a Ping Pong su Rai Radio1.
"Anche la sanità – prosegue – riceve risorse importanti: 7 miliardi e mezzo in più rispetto allo scorso anno, e 30 miliardi in più a fine legislatura. Ci sono fondi per i rinnovi contrattuali dei medici e per premiare la produttività. È difficile dire che non si stiano facendo sforzi".
Quanto all’effetto sui conti del superbonus introdotto dai precedenti governi, "siamo già a 150 miliardi di costo, e a fine ciclo arriveremo se non oltre i 200. È stato uno strazio, diciamolo chiaramente. Questa manovra da 18 miliardi è asciutta ma seria: non ci sono più sforamenti di bilancio né misure insostenibili come quelle del reddito di cittadinanza o del superbonus", conclude.