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Nelle prime ore del mattino, la polizia di Stato ha eseguito un’operazione su vasta scala nella provincia di Trapani, portando all’arresto di 27 individui. Sedici di loro sono stati condotti in carcere, mentre undici sono stati posti agli arresti domiciliari. Questo blitz è il risultato di un’indagine avviata, che ha rivelato l’esistenza di tre associazioni criminali dedite al traffico di droga, in particolare di cocaina, attive nelle zone di Marsala e nelle aree circostanti.
Dettagli dell’operazione
L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e ha visto l’impiego di circa 200 agenti, supportati da unità cinofile e pattuglie specializzate. In totale, sono state effettuate 20 perquisizioni nei confronti di soggetti coinvolti nella stessa rete investigativa. L’assegnazione di misure cautelari è stata motivata da gravi indizi di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata in alcuni casi dall’intento di agevolare l’attività mafiosa
Le associazioni criminali
Le indagini hanno messo in luce il funzionamento di tre distinti gruppi criminali. Il primo era guidato da un allevatore settantenne di Marsala, il quale si avvaleva di una rete di pusher per distribuire la cocaina. Questo individui aveva anche legami con un noto mafioso locale.
Il secondo gruppo era attivo a Marsala e faceva riferimento a un pescivendolo, già agli arresti domiciliari per reati legati alla droga. La sua attività commerciale era stata trasformata in un punto di incontro per traffici illeciti, dove si svolgevano trattative con altri membri di organizzazioni mafiose.
Attività di controllo e arresti
Nel corso dell’indagine, la polizia ha documentato anche gravi atti intimidatori perpetrati dai membri di queste associazioni. Un esempio è stato il danneggiamento di un bar marsalese, avvenuto a gennaio, in seguito al rifiuto del proprietario di assumere uno degli indagati. Questo atto dimostra la pericolosità e la determinazione della criminalità organizzata nella regione.
Coinvolgimento di giovani pusher
Una nuova associazione criminale, composta da giovani pusher, è emersa durante le indagini. Questi individui, in contatto con gruppi mafiosi calabresi, riuscivano a ottenere cocaina a prezzi competitivi, che poi veniva venduta nelle piazze di spaccio di Trapani, Marsala e Mazara del Vallo. L’arresto di un fornitore calabrese, avvenuto nel marzo, ha messo in evidenza l’importanza di queste reti di approvvigionamento.
In conclusione, l’operazione di oggi rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata in Sicilia. Tuttavia, la responsabilità penale di ciascun indagato sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze, nel rispetto del principio di presunzione di non colpevolezza.