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Media pro-Kremlin e la copertura limitata del piano di pace per l'Ucraina

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Un'analisi della copertura mediatica russa riguardo al piano di pace per l'Ucraina proposto dagli Stati Uniti.

Negli ultimi giorni, la proposta di pace degli Stati Uniti per l’Ucraina ha attirato l’attenzione globale, ma i media russi hanno risposto con una copertura piuttosto limitata. Mentre il governo russo ha affermato di aver esaminato il piano, i dettagli e le opinioni rimangono vaghi e ambigui.

Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato l’invio di funzionari per negoziare con le controparti russe e ucraine, dopo che Kiev ha mostrato una certa apertura verso una revisione del piano di pace, che ora tiene conto delle sue preoccupazioni.

Tuttavia, la maggior parte dei canali TV statali russi ha deciso di dedicare il loro tempo a eventi come la visita di Vladimir Putin in Kyrgyzstan, ignorando il tema dei negoziati.

La copertura mediatica russa

Il canale Rossia 24 ha menzionato le trattative di pace solo dopo 13 minuti dall’inizio del suo telegiornale, segnalando un chiaro disinteresse. Anche quando il tema è stato affrontato, è stato interrotto da una diretta dal Congresso dei Giovani Scienziati in Russia, dimostrando una volta di più che il focus principale rimane altrove.

Critica all’Europa e alle sue influenze

Un presentatore di Rossia 24 ha commentato che “l’Europa sta creando ostacoli” al processo di pace, riferendosi alle critiche dei leader europei verso il piano originale degli Stati Uniti, considerato troppo favorevole a Mosca. Un corrispondente ha ulteriormente suggerito che la diffusione di intercettazioni tra i funzionari russi e americani potrebbe essere stata orchestrata per sabotare i negoziati, dando credito a una narrativa secondo cui le potenze occidentali stiano cercando di ostacolare il dialogo.

Reazioni del Cremlino

Le autorità russe hanno mostrato una certa apertura a discutere alcuni aspetti del piano, ma hanno chiarito che le loro posizioni rimangono ferme. Yury Ushakov, consigliere per la politica estera del Cremlino, ha descritto alcuni elementi del piano come “positivi”, ma ha avvertito che molti altri necessitano di discussioni approfondite tra esperti, che non si sono ancora realizzate.

Intransigenza sulle richieste

Sergei Ryabkov, vice ministro degli Esteri, ha adottato un tono più duro, affermando che “concessioni” o cambiamenti fondamentali nelle aspirazioni di Mosca non sono in discussione. Ha sottolineato che il piano di pace è visto come uno strumento di contrattazione, e che non ci sarà alcun abbandono delle necessità russe nel conflitto.

Il canale Channel One ha menzionato il piano di pace solo a 10 minuti dall’inizio della trasmissione, evidenziando la percezione che Washington non stia supportando adeguatamente Kiev. Inoltre, le voci di un’informazione “bacchanale” intorno al piano sono state attribuite alla frustrazione dei leader europei, che si sentono esclusi dalle trattative.

Critiche interne e prospettive future

Il quotidiano Kommersant ha titolato un articolo sul tema delle intercettazioni con un provocatorio “Chi ha incastrato Steve Witkoff?”, mentre il giornale Moskovsky Komsomolets ha criticato il presidente ucraino Zelensky per aver posto condizioni al dialogo, insinuando che le sue aspettative potrebbero rivelarsi illusorie.

In un contesto di crescente incertezza, le prospettive per una risoluzione duratura del conflitto rimangono oscure. Mentre la Russia continua a mantenere una posizione rigida, la questione di un accordo di pace che soddisfi entrambe le parti è di fondamentale importanza, ma il cammino è irto di ostacoli e tensioni geopolitiche.