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Meloni approva le dimissioni di Sgarbi

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Sgarbi ha replicato in seguito alla decisione di Meloni: "Sono felice che abbia accolto le mie dimissioni".

Giorgia Meloni ha accolto le dimissioni di Vittorio Sgarbi a sottosegretario della Cultura. La premier ha affermato ai cronisti: “Trovo corretta la sua scelta di dimettersi dopo il pronunciamento dell’Antitrust”. Il critico d’arte ha replicato: “Sono felice che Meloni abbia accolto le mie dismissioni, ma io pongo una questione di tipo giuridico: quella della legittimità del ricorso al Tar da dimissionario”. Sgarbi ha comunque annunciato di voler fare ricorso “in ogni caso”.

Meloni mette fine alla vicenda di Sgarbi

Dopo oltre 100 giorni di silenzio, Giorgia Meloni ha rotto il silenzio gettando luce sulla vicenda delle dimissioni di Vittorio Sgarbi e cercando di porre un punto definitivo in modo personale. Il critico d’arte, intervenendo a La7, aveva parlato di “autosospensione”.

Sgarbi: “Il Tar deve pronunciarsi”

Sgarbi ha spiegato che ora serve “consentire al Tar di pronunciarsi e una sentenza non ha senso se mi sono dimesso”. Attualmente, il politico e personaggio televisivo ha scelto l’auto-sospensione, ma le sue dimissioni saranno formalizzate solo dopo la pronuncia del Tar, indipendentemente dall’esito della decisione.

La conferma dell’Agcm

La mattina di lunedì 5 febbraio l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha reso pubblica sul bollettino settimanale la sua delibera in merito a Vittorio Sgarbi. La decisione conferma che il critico d’arte e sottosegretario ha infranto la legge sul conflitto di interessi.

Sgarbi aveva contrattaccato e, scrivendo a Meloni, aveva chiesto che l’indagine sul conflitto d’interessi fosse estesa “a tutte le istituzioni” e che la premier si facesse “garante dell’integrità del governo quanto a possibili incompatibilità”.