Migranti, barcone si rovescia e affonda: 22 morti

Un barcone sovraccarico di passeggeri si è rovesciato nelle acque del fiume Yamuna. Il bilancio, seppur provvisorio, è tragico.

Un barcone sovraccarico di passeggeri si è rovesciato nelle acque del fiume Yamuna.

Il bilancio, seppur provvisorio, è tragico. Secondo l’agenzia di stampa Ani ci sarebbero già 22 morti e 15 feriti. Il barcone con a bordo circa 60 persone era diretto verso lo Stato di Haryana.

La tragedia dei migranti

Clima teso e notizie disarmanti. Ancora una volta, quegli esseri umani chiamati migranti sembrano dover pagare la colpa di essere al mondo. L’ennesimo barcone, l’ennesimo viaggio verso la fine. Strabordante di persone.

Oltre 60 esseri umani stipati in una barca. Stavolta è accaduto in India. Un viaggio verso lo Stato di Haryana, per la precisione. La speranza di una nuova vita per molti si è conclusa lì, nell’acqua. Non il Mediterraneo, troppo spesso territorio di tragedia. Stavolta teatro del terrore è stato un fiume, lo Yamuna.

Il fiume Yamuna

Si tratta di uno dei fiumi più inquinati al mondo il luogo in cui, stamattina all’alba una ventina di persone hanno perso la vita. Sulle sponde ovest prossimo alle sorgenti del fiume, è in costruzione da tempo un canale di trasporto merci pesanti, noto come il Syl (Sutlej Yamuna-Link). Quest’ultimo attraverserà la regione del Punjab collegando l’intero Gange. Una volta completato, il Syl consentirà il collegamento della costa indiana orientale con la costa occidentale e il Mar Arabico.

Il fiume generalmente noto per questi lavori in corso, stamattina si è macchiato di morte. Le persone morte nell’incidente di oggi erano secondo le prime indagini dipendenti di un’azienda. Persone come noi, che speravano di recarsi sul posto di lavoro. Dharam Pal Singh, magistrato aggiunto di Baghpat, ha dichiarato: “Sembra che la barca sia stata affollata oltre le capacità”. Nel dramma, una notizia positiva: una decina di persone sono riuscite a salvarsi.

Dove vanno i migranti e perchè

Dove erano dirette le 60 persone presenti sul sovraffollato barcone? Stavano recandosi verso lo Stato di Haryana. Questo nome, abbastanza sconosciuto a noi occidentali, appartiene a uno Stato nato il primo novembre del 1966.

La parte meridionale del Punjab, caratterizzata da una maggioranza linguistica hindi, venne separata dal resto del Punjab al fine di creare una maggior omogeneità. I migranti in viaggio stavano dunque recandosi verso un luogo industrializzato e maggiormente pieno di risorse rispetto alla loro zona di partenza. I viaggi “della speranza” avvengono quindi all’interno degli stessi Stati e non solamente per venire verso l’Europa. Un’Europa sempre più indifferente che erge muri al limite del disumano.

Un’Europa che a marzo 2017 ha accusato l’Italia di non saper gestire l’emergenza. Un’Europa che diventa sempre meno alleata e sempre più matrigna.