Questa mattina, a Montecreto, in provincia di Modena un incidente sul lavoro dove muore un operaio di 59 anni cadendo da un ponteggio, e ora le autorità indagano sulle cause della tragedia.
Modena, incidente sul lavoro: muore un operaio
Montecreto, Appennino modenese, Modena. Nel cantiere del vecchio caseificio – lavori di ristrutturazione, dice qualcuno – gli operai stavano montando pannelli.
Si sentivano colpi metallici, trapani, voci. Poi il silenzio. Quello che cala solo quando succede qualcosa di irreparabile.
L’uomo aveva 59 anni, era di Lama Mocogno, conosciuto in paese. «Una persona tranquilla, lavoratore serio» racconta al telefono Marco B., collega e amico, voce spezzata. «Stava sistemando il ponteggio. Era su, a cinque metri… poi non lo so. Ho sentito solo il rumore».
La ricostruzione ufficiale dell’incidente sul lavoro che ha causato la morte dell’operaio, la fanno i Carabinieri di Sestola e Fanano, insieme alla Medicina del lavoro. Li vedi, taccuino e macchina fotografica, occhi che scrutano ogni dettaglio. Dicono che il 118 è arrivato subito, ambulanza, automedica, persino l’elisoccorso da Pavullo. Ma all’arrivo dei soccorritori, l’uomo non respirava più. Caduto nel vuoto. Morto sul colpo.
E il cantiere ora è fermo. Si parla a bassa voce. Gli altri operai fumano nervosi, sguardi bassi. «Non era sicuro quel ponteggio» sussurra uno, ma senza farsi sentire troppo. Forse la verità verrà fuori nei prossimi giorni. Forse no.
Intanto l’ennesima croce si aggiunge all’elenco nero. Incidenti sul lavoro, dicono le statistiche. Ma dietro ogni numero c’è una famiglia.
Incidente sul lavoro a Modena, muore operaio: i dati della Regione
Non è un caso isolato… purtroppo… Lo confermano sempre più i dati della Regione e i giornali locali. Il Resto del Carlino, proprio la scorsa settimana, parlava di “epidemia silenziosa”….
Rimini, 28 agosto: operaio precipita da 11 metri al polo commerciale Gros. Ferrara, 14 luglio: una donna di 44 anni travolta da un trattore. Appennino modenese, 30 maggio: agricoltore schiacciato da un trattore. Lugo, 12 maggio: muletto, un operaio muore sul posto. Imola, 2 febbraio: schiacciato da un furgone a casa di un amico, 36 anni appena.
Storie diverse, stesso finale. «Si esce la mattina per lavorare, non per morire» diceva ieri, ai microfoni di TRC Modena, Giulia S., sindacalista Cgil. Parole semplici, ma vere.
La procura ora aprirà un fascicolo. Procedura standrd, spiegano. Servirà a capire se c’è una responsabilità diretta, se il cantiere rispettava le norme di sicurezza. Intanto le indagini continuano. Si analizzano foto, testimonianze, misure del ponteggio.
Ma resta l’amarezza. Lo senti quando il sindaco di Montecreto, raggiunto da Radio Bruno, dice: «Non possiamo abituarci a queste tragedie». Lo dice piano, quasi rassegnato.
Il punto è che se ne parla un giorno. Forse due, poi cala il silenzio. Finché un altro nome, un’altra età, un altro paese, si aggiunge all’elenco. Perché sì, alla fine restano solo i numeri. E qualche fiore sul luogo dell’incidente.