Sara Guglielmetti Il Tribunale civile di Monza ha emesso una sentenza destinata a far discutere nel mondo della sanità lombarda: la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma è stata condannata a un maxi risarcimento per non aver diagnosticato in tempo una grave malattia metabolica a un neonato, oggi quattordicenne.
Monza, Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma sbaglia le cure: il neonato rimane invalido per tutta la vita
Nel 2011 non è stata diagnosticata in tempo una malattia metabolica a un bambino il quale, secondo la ricostruzione da parte degli avvocati della famiglia, avrebbe fin da subito manifestato sintomi di iperammoniemia, ovvero una malattia metabolica che provoca un accumulo tossico di ammoniaca nel sangue. I medici non avrebbero diagnosticato in tempo la malattia e oggi, quel bambino, ha 14 anni, ha gravissimi danni neurologici e l’Inps lo ha dichiarato invalido al 100%. Ecco cosa ha deciso il giudice.
Monza, Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma sbaglia le cure: dovrà pagare maxi risarcimento
Secondo quanto stabilito dal Tribunale civile di Monza, i medici della Fondazione non individuarono tempestivamente la patologia del neonato, intervenendo solo dopo tre giorni, quando il danno neurologico era ormai irreversibile. I consulenti tecnici dell’autorità giudiziaria hanno evidenziato che, se la terapia farmacologica adeguata fosse stata avviata anche solo dodici ore prima del collasso, il bambino avrebbe potuto condurre una vita normale. Per tale motivo, la Fondazione è stata condannata a corrispondere un risarcimento di 4 milioni e 600 mila euro alla famiglia del minore.
Contrariamente a quanto riportato in precedenza, non è coinvolto l’Ospedale San Gerardo, bensì la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, realtà tuttora esistente.