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Tragedia familiare a Castel d’Aiano: svolta nelle indagini sulla morte di Roberto Berti

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Svolta nelle indagini sulla morte dell'81enne Roberto Berti a Bologna: ombre su una vicenda familiare drammatica.

Un dramma familiare ha scosso la frazione di Rasora, a Castel d’Aiano, dove la quotidianità di una coppia di anziani si è trasformata in un caso di cronaca dai contorni inquietanti. Quello che inizialmente sembrava un tragico incidente domestico ha presto sollevato dubbi e interrogativi tra gli inquirenti, spingendo gli investigatori a scavare più a fondo nella dinamica degli eventi.

La svolta nelle indagini per la morte di Roberto Berti, 81 anni.

Morte di Roberto Berti, la presunta messa in scena di un incidente domestico

Castel d’Aiano (Bologna) è stata teatro di un caso di cronaca che ha scosso la comunità locale. Lo scorso 23 novembre 2024, Roberto Berti, 81 anni, è stato trovato senza vita nel cortile della propria abitazione a Rasora, con profonde ferite al volto e al capo. La moglie, Leda Stupazzoni, coetanea della vittima, aveva inizialmente raccontato ai soccorritori che il marito era caduto dal tetto mentre eseguiva dei lavori, finendo su una carriola e riportando ferite fatali.

Tuttavia, i rilievi scientifici hanno messo in dubbio questo racconto: sul corpo di Berti sarebbero state riscontrate circa quaranta ferite, compatibili con un oggetto tagliente, probabilmente frammenti di un vaso rotto rinvenuto nei pressi del cadavere.

Morte di Roberto Berti, svolta nelle indagini e scoperta sul corpo: arrestata la moglie

Dopo mesi di approfondite indagini condotte dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Bologna e dalla compagnia di Vergato, coordinati dal pubblico ministero Beatrice Ronchi, Leda Stupazzoni è stata posta agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario.

Secondo quanto emerso dal racconto di Bologna Today, la vittima avrebbe avuto un comportamento violento nei confronti della moglie in passato, come riportato dal figlio della coppia e da conoscenti, sebbene tali episodi non siano mai stati denunciati ufficialmente. Gli inquirenti ipotizzano che l’omicidio sia avvenuto al culmine di un litigio in casa, e che la donna possa aver reagito a una situazione di tensione protratta nel tempo.

Gli accertamenti avrebbero rilevato tracce di sangue di entrambi i coniugi su un vaso rotto e sugli stivaletti di Stupazzoni, lasciati vicino alla vasca da bagno, mentre la donna avrebbe avuto una ferita alla mano compatibile con l’uso di un oggetto tagliente.

Questi elementi, uniti alle discrepanze tra la sua versione e i risultati dell’autopsia, hanno fatto sorgere il sospetto di un omicidio mascherato da incidente.