Morto il ciclista Andreas Kappes per choc anafilattico

Morto il ciclista Andreas Kappes in seguito a una puntura d'insetto

E’ morto all’improvviso il ciclista Andreas Kappes per uno choc anafilattico.

La reazione sarebbe stata causata dalla puntura di un insetto che avrebbe in seguito provocato un arresto cardiaco. Il ciclista aveva 52 anni. Andreas Kappes era nato nel 1965 a Brema, nella Germania nord-occidentale. A soli diciannove anni rappresentò il gruppo ciclistico della Germania Ovest alle Olimpiadi estive di Los Angeles.

Una vita da vincitore

Nei quindici anni successivi avrebbe proseguito con una brillante carriera da ciclista su strada, che gli fruttò ben 99 vittorie, tra cui il belga Omloop het Volk (1991), tre tappe del Tour di Svizzera (nel 1989 e 1994) e una tappa del Giro d’Italia nel 1988, ad Avezzano.

In Italia aveva raggiunto la notorietà tra gli appassionati di ciclismo soprattutto per aver corso in coppia con Silvio Martinello. Nel 1997 si era parlato di lui anche per essere risultato positivo al test sull’uso di amphetamina. Negli ultimi anni aveva limitato la sua carriera su strada a competizioni tedesche, soprattutto dopo il 2001, anno del ritiro dalle gare internazionali. Il totale dei premi vinti ammonta a 133. Kappes da quasi un anno lavorava anche in una ditta di giardinaggio come autista.

La passione per il ciclismo però non si era mai sopita, anzi: proprio nelle settimane scorse aveva lavorato come DT per il Tour De Neuss, in cui aveva operato anche per le quattordici edizioni precedenti. Il tour avrà luogo a partire da domani 1 agosto e corridori come Greipel e Rick Zabel concorreranno con una fascia nera al braccio in segno di lutto.

Le cause del decesso

I medici hanno fatto sapere come il decesso fosse avvenuto in seguito ad una complicazione da choc anafilattico, provocato dalla puntura di un insetto che avrebbe innescato velocemente l’arresto cardiaco fatale.

A diffonderne la notizia è stato il giornale tedesco Kicker.

La scomparsa di Andreas Kappes ha colto di sorpresa il mondo del ciclismo, che perde così un altro dei suoi tasselli più storici. Solo pochi mesi fa, lo scorso aprile, un’altra scomparsa precoce aveva scosso il ciclismo, in quello stesso circuito belga in cui Kappes aveva gareggiato più volte: il giovane Michael Goolaerts. Il ciclista, appena ventiquattrenne, fu stroncato da una crisi cardio-respiratoria nel mezzo della gara nei pressi di Saint Python, intorno al chilometro 148.

La caduta che ne seguì complicò la situazione in modo irreversibile. Il giovane, che era noto a molti appassionati come “l’inferno del nord”, fu ricoverato immediamente e rianimato dai medici, che comunque non ne poterono impedire la morte, avvenuta più tardi nello stesso giorno.