José Pepe Mujica, ex presidente dell’Uruguay e uno dei più influenti leader della sinistra sudamericana, è morto all’età di 89 anni. Conosciuto per il suo impegno politico, il suo passato da guerrigliero marxista e la sua vita modesta, Mujica ha lasciato un’impronta indelebile nella politica del suo paese e a livello internazionale.
Uruguay in lutto: morto Pepe Mujica
La notizia della morte di José Mujica è stata comunicata dall’attuale presidente dell’Uruguay, Yamandú Orsi, che ha espresso il suo profondo cordoglio per la perdita di una delle figure più emblematiche della politica uruguaiana e mondiale. Orsi ha ricordato l’impegno e l’eredità lasciata dall’ex presidente, simbolo della sinistra e della lotta per la giustizia sociale.
Uruguay in lutto: morto Pepe Mujica, ex presidente e simbolo della sinistra mondiale
José “Pepe” Mujica, ex presidente dell’Uruguay, è morto dopo una lunga lotta contro un tumore all’esofago, a pochi giorni dal suo 90° compleanno. Figura di riferimento della sinistra uruguaiana e simbolo mondiale, ha ricoperto più volte incarichi ministeriali prima di diventare presidente dal 2010 al 2015.
Conosciuto come il “presidente contadino” per la sua vita semplice a Rincón del Cerro, vicino a Montevideo, Mujica ha sempre difeso la sobrietà come valore fondamentale: “Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli”, diceva.
Attivista e guerrigliero negli anni ’60 con i Tupamaros, un gruppo marxista ispirato alla Rivoluzione cubana, fu arrestato e imprigionato dal 1972 al 1985. Dopo la sua liberazione, entrò in politica, diventando nel 1994 deputato e poi presidente. Durante il suo mandato, promosse riforme progressiste come la depenalizzazione dell’aborto, il matrimonio omosessuale e la legalizzazione della marijuana, guadagnandosi un posto di rilievo nella politica mondiale.
Dal 2018, dopo aver lasciato la scena politica, la sua influenza è rimasta forte. Pepe Mujica ha continuato a sostenere attivamente la campagna di Orsi, membro del Fronte Ampio, che è stato eletto presidente lo scorso novembre.