Bologna, 10 dic. (askanews) – Diciannove megaliti luminosi, alti fino a 14 metri, trasformano il cuore medievale di Bologna in un paesaggio onirico. Iwagumi, una parola giapponese quasi intraducibile, che indica la bellezza del paesaggio di rocce, durante le festività natalizie diventerà un tutt’uno con la Basilica di San Petronio, Palazzo Re Enzo e D’Accursio.
L’artista australiano Nimrod Weis è arrivato in città per occuparsi dell’installazione, che è una prima assoluta in Europa.
“Le rocce Iwagumi in questa piazza rinascimentale – spiega Weis – creeranno un contrasto molto interessante tra l’antico e il moderno. C’è qualcosa di piuttosto profondo e potente quando ci si avvicina a una pietra alta 14 metri. Può essere apprezzata da tutti. Un bambino può correrci intorno ed esplorare lo spazio, mentre un adulto può soffermarsi a contemplare il significato dell’opera”.
Un regalo alla città firmato Illumia e Bologna Festival, visitabile liberamente dal 21 al 26 dicembre. Le rocce respirano, cambiano colore e suonano, creando un dialogo impossibile tra la pietra antica e la tecnologia moderna. Come racconta la Sovrintendente di Bologna Festival, Maddalena da Lisca: “Attraversandola si avrà un corto circuito emotivo nel vedere questo surreale paesaggio naturale che si confronta con i monumenti circostanti antichi. È un’opera provocatoria, ma di grande godibilità”.
Il cuore dell’opera è racchiuso nel sottotitolo “Dismisura”. Un invito a riflettere sulla propria piccolezza di fronte alla natura e al significato del Natale. “Dismisura – spiega Marco Bernardi, presidente di Illumia – viene da una suggestione molto bella del poeta Davide Rondoni che mette insieme due cose: da una parte la sproporzione che c’è tra l’io e la natura: avremo davanti un’installazione che daranno questa idea, giusto per recuperare anche un po’ di umiltà in momenti oggi particolarmente complessi e duri. E poi anche per il Natale: qual è la dismisura più grande se non quella di un Dio che si fa uomo?”.