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Carrefour Italia sotto la guida di NewPrinces: cosa aspettarsi dal nuovo corso?

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L’arrivo di NewPrinces segna una nuova fase per Carrefour Italia, con investimenti e cambiamenti che promettono di trasformare il panorama della grande distribuzione nel nostro paese.

Una rete capillare, fatta di 1.188 punti vendita sparsi per tutto il paese. Dai grandi ipermercati ai piccoli minimarket, passando per i supermercati e i cash&carry. Tutto questo, presto, sarà in mano italiana. NewPrinces Group, l’azienda della famiglia Mastrolia, ha annunciato l’acquisizione di Carrefour Italia.

Il grande passaggio: Carrefour Italia passa a NewPrinces

Una mossa da un miliardo di euro, che sancisce il ritorno della storica insegna Gs entro tre anni. È un salto importante: il terzo trimestre dell’anno vedrà la chiusura dell’operazione.

Dal matrimonio tra le due realtà nascerà la seconda forza italiana nel settore food, seconda solo per fatturato, ma prima per numero di occupati. Si parla di 13mila addetti diretti e oltre 18mila nel mondo, con altre 11mila persone coinvolte nelle attività collegate. Però, non è tutto rosa e fiori. I sindacati sono già in allarme per possibili ricadute sull’occupazione. E i mercati finanziari non sorridono a NewPrinces, con un calo netto a Piazza Affari, mentre Carrefour esulta a Parigi per l’uscita dall’Italia.

Cosa cambierà davvero con NewPrinces e il futuro di Carrefour Italia

NewPrinces, nata da una costola di Parmalat e rinominata dopo l’acquisto del gruppo britannico Princes, ha basi solide e una presenza internazionale diffusa. Dal Regno Unito a Mauritius, copre dieci categorie di prodotti alimentari. Ora punta a far crescere il fatturato italiano da 750 milioni a quasi 7 miliardi in pochi anni. Il progetto è ambizioso. Ma bisogna scommettere anche sulla ripresa, visto che il fatturato Carrefour in Italia cala dal 2022 e la concorrenza è spietata.

Per questo è stato previsto un piano di rilancio da oltre 430 milioni di euro, con investimenti condivisi tra le due società. Si punta a modernizzare i punti vendita, rilanciare il marchio storico Gs e potenziare la logistica, con più di 600 mezzi refrigerati per i freschi, e rafforzare i canali digitali di consegna. Mastrolia parla di “condivisione con partner e franchisee” per un passaggio graduale del brand, previsto in tre anni.

Ma i nodi sul futuro occupazionale restano. I sindacati, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, hanno già proclamato lo stato di agitazione, chiedendo garanzie e un incontro urgente con il governo. Il rischio è concreto per i 10mila dipendenti diretti e i 14mila tra franchising e appalti. Il CEO di NewPrinces assicura: “Per ora il management di Carrefour Italia resterà, si può stare tranquilli”. Ma la partita è appena iniziata, e tutti osservano con attenzione cosa succederà davvero dentro Carrefour Italia.