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Ogni anno, il 12 luglio, Bari si ferma per ricordare una delle più tragiche calamità della sua storia recente: la strage ferroviaria avvenuta tra Andria e Corato nel 2016, un evento che ha spezzato la vita di 23 persone. Quest’anno, a nove anni dall’incidente, il sindaco Vito Leccese ha guidato una cerimonia toccante in piazza Moro, proprio davanti alla stazione centrale.
In un momento di profonda riflessione, Leccese ha sottolineato l’importanza di non dimenticare, affinché tragedie simili non possano mai ripetersi. Ma come possiamo assicurarci che ciò non accada di nuovo? È fondamentale mantenere viva la memoria.
La commemorazione: un momento di unione e riflessione
Alle 11.05, esattamente quando avvenne lo scontro tra i due convogli, il sindaco e i rappresentanti delle comunità toccate dalla tragedia hanno deposto una corona di fiori, seguita da un commovente minuto di silenzio. Questo gesto non è solo un atto di memoria, ma un richiamo alla responsabilità collettiva: la sicurezza dei viaggiatori deve sempre essere una priorità. È impossibile non sentirsi coinvolti in un momento così intenso, dove il dolore e la speranza si intrecciano in un abbraccio collettivo.
Le parole di Leccese hanno toccato i cuori di tutti i presenti: “I familiari delle vittime chiedono piena giustizia e noi siamo qui per sostenerli.” Questa frase riassume il dolore di un’intera comunità, ma anche la determinazione a non lasciare che il passato venga dimenticato. Come possiamo, tutti noi, contribuire a garantire che la giustizia venga fatta?
Un futuro di impegno e speranza
Durante la cerimonia, il sindaco ha promesso che, una volta riqualificata piazza Moro, verrà eretta una stele in memoria delle vittime. Un simbolo tangibile che servirà non solo a ricordare le 23 vite spezzate, ma anche a ricordare a chi si occupa della sicurezza dei trasporti che ogni decisione ha conseguenze. “Questa stele sarà un monito”, ha dichiarato Leccese, “per chiunque abbia il compito di garantire la sicurezza nei trasporti.”
Ma c’è di più. La cerimonia è stata anche l’occasione per riflettere sul processo di giustizia in corso. La sentenza del processo d’appello è attesa con ansia, e l’accusa ha chiesto pene severe per i responsabili, con richieste di condanne che variano da 6 a 12 anni. Questo passaggio è cruciale non solo per la giustizia delle vittime, ma per l’intera comunità, che si aspetta risposte e responsabilità. La giustizia è un diritto che tutti meritano.
Un ricordo che deve rimanere vivo
La tragedia del 12 luglio 2016 ha segnato profondamente Bari e le comunità circostanti. Non si tratta solo di un evento da commemorare, ma di un richiamo costante alla vigilanza e alla sicurezza. Ogni anno, mentre i familiari delle vittime si riuniscono per commemorare i loro cari, si rinnova anche l’impegno a garantire che incidenti simili non accadano mai più. Questo anniversario è un momento di riflessione e di speranza, un’occasione per ricordare che il cambiamento è possibile e che la sicurezza non deve mai essere trascurata.
Concludendo la cerimonia, il sindaco ha esortato tutti a mantenere viva la memoria di questa tragedia. “La nostra presenza qui oggi è un atto di amore e di responsabilità”, ha detto. Non dimentichiamo mai il passato e lottiamo insieme per un futuro più sicuro. È il momento di agire, per noi e per le generazioni future.