Novara, Antonio Amicucci pugnalato a morte dalla collaboratrice domestica

A Novara, il 68enne Antonio Amicucci è stato pugnalato a morte dalla sua collaboratrice domestica che ha poi confessato l’omicidio alle forze dell’ordine.

In Piemonte, un uomo di 68 anni identificato come Antonio Amicucci è stato trovato morto nella sua abitazione a Novara.

A quanto si apprende, la vittima è stata assassinata da una collaboratrice domestica.

Novara, Antonio Amicucci pugnalato a morte dalla collaboratrice domestica

Nella giornata di mercoledì 24 novembre, il corpo esanime di Antonio Amicucci, 68 anni, è stato rinvenuto all’interno della sua abitazione situata al civico 1 di via Andoardi, ad angolo con via Beltrami, a Novara, in Piemonte.

Sulla base delle informazioni sinora trapelate, pare che siano stati i vicini di casa dell’uomo a contattare le forze dell’ordine, dopo aver sentito rumori sospetti che provenivano dall’appartamento del pensionato.

Dai vicini, Antonio Amicucci è stato descritto come una persona solitaria e riservata che, probabilmente, viveva da sola.

Novara, Antonio Amicucci pugnalato a morte dalla collaboratrice domestica: il ritrovamento

Dopo aver ricevuto le prime segnalazioni, le forze dell’ordine si sono recate presso l’abitazione di Antonio Amicucci. Sul posto, erano presenti i sanitari del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno sfondato la porta d’ingresso per poter entrare nell’appartamento.

Nel momento in cui hanno varcato la soglia della casa, i paramedici hanno rinvenuto il cadavere del 68enne e hanno dichiarato il decesso dell’uomo.

In questo contesto, è stato riferito che accanto al corpo senza vita del pensionato è stato recuperato un lungo coltello da cucina con il quale la vittima è stata pugnalata ripetutamente.

Nell’abitazione, inoltre, era presente anche un pastore maremmano di circa 60 chili, di proprietà di un conoscente di Antonio Amicucci, che è stato preso in custodia dall’Enpa.

Novara, Antonio Amicucci pugnalato a morte dalla collaboratrice domestica: l’arresto

In seguito al ritrovamento del cadavere, le forze dell’ordine hanno aperto un’indagine che ha portato all’arresto della collaboratrice domestica di Antonio Amicucci.

La donna, 51 anni, è stata rintracciata dai carabinieri e scortata in caserma dove, nel pomeriggio di mercoledì 24 novembre, ha affrontato un lungo interrogatorio durante il quale ha confessato di aver pugnalato più volte il 68enne con un coltello da cucina.

Dopo aver compiuto l’omicidio, la collaboratrice domestica ha raccontato di essersi sentita profondamente sotto shock e, in preda al panico, è scappata, rifugiandosi da una vicina di casa.

La donna, sposata e con figli, risiede presso il medesimo quartiere in cui abitava la vittima e lavorava per Antonio Amicucci da circa tre anni.

Al momento, i carabinieri stanno tentando di scoprire quali siano stati i motivi che hanno spinto la 51enne a compiere un simile, atroce gesto.