Il nuovo algoritmo di Facebook: una guida per capirlo

Il recente aggiornamento delle "interazioni significative" di Facebook sta alla base delle modalità per avere successo sul social network

L’algoritmo di Facebook è sempre in continua evoluzione allo scopo di offrire agli utenti un’esperienza migliore.

Alcuni recenti cambiamenti nell’algoritmo del social network più famoso al mondo hanno suscitato molto interesse. Infatti il recente aggiornamento delle “interazioni significative” darebbe priorità ai post che creano conversazioni significative, specialmente quelle con familiari e amici.

La reazione a questo aggiornamento ha dato il via a tanta curiosità, ma anche a una certa preoccupazione da parte di aziende, editori e gestori di pagine Facebook. La domanda è se la loro portata organica potrebbe risentirne, diminuendo la percentuale del loro pubblico su Facebook.

Ecco allora che cercheremo di spiegare tutto quello che sappiamo su come funziona l’algoritmo di Facebook. E in particolare su cosa possono fare gli esperti di marketing per prosperare su Facebook nel 2018.

Fattori di rango superiore nell’algoritmo di Facebook

Quando si considerano i tipi di contenuti che Facebook favorirà nel feed delle notizie, è importante distinguere tra interazioni “attive” e “passive”. Per interazioni attive si intendono la condivisione, il commento e la reazione.

Esse avranno molto più peso delle interazioni “passive”, che sono invece il cosiddetto “clic”, la visualizzazione o il passaggio del mouse.

1. Commento

Il segnale di maggiore spessore del nuovo algoritmo di Facebook è rappresentato dai commenti. I post della pagina che generano conversazioni tra le persone si trovano più in alto nel feed delle notizie. Ad esempio, i video live portano spesso a discussioni tra gli utenti di Facebook. Infatti i video in diretta ottengono in media sei interazioni rispetto ai video standard.

Tuttavia, è importante chiarire che l’uso di tale “esca” per convincere la gente a commentare, porterà anche a una diminuzione dei post nel feed delle notizie.

2. Condivisione

Subito dopo il commento, nel nuovo algoritmo l’elemento chiave è la condivisione. In particolare il social network menziona due tipi di condivisione:

  • Persone che condividono link o contenuti all’interno di Messenger Engagement con un post condiviso da un amico. Facebook pone infatti una grande attenzione sui post condivisi sia pubblicamente che privatamente.

  • L’altra cosa fondamentale da notare è che non è più sufficiente avere qualcuno che condivida il proprio post. Con il nuovo algoritmo si favoriranno i post condivisi che suscitano conversazioni tra amici.

3. Reazione

Il terzo segnale principale che Facebook tratterà nel suo algoritmo è la reazione. Sebbene non siano forti quanto i commenti o le condivisioni, le reazioni rimangono una forma di “coinvolgimento attivo” che aiuterà i post a raggiungere più persone all’interno del social network.

Come funziona l’algoritmo di Facebook

EdgeRank è il nome dell’algoritmo che Facebook utilizza per determinare quello che deve apparire nel flusso delle notizie di ogni utente. Il newsfeed di Facebook è una Killer App: nell’insieme delle notizie disponibili per gli utenti, il newsfeed rappresenta l’ordine in cui esse appaiono. Affinché esso funzioni alla perfezione, deve assolvere ai seguenti requisiti, sfruttando quindi:

  • post che ricevono un aumento del volume di commenti sulle azioni in un breve periodo;
  • messaggi che sono piaciuti o condivisi da un amico;
  • post con i quali ci sono interazioni continue
  • messaggi che gli utenti preferiscono rispetto agli altri (video, foto o aggiornamenti di stato)
  • video che vengono caricati in Facebook e ricevono un alto numero di visualizzazioni
  • pagine che completano le informazioni sul profilo personale
  • post che si riferiscono ai trending topic
  • pagine con le quali gli utenti interagiscono spesso

Cosa dovrebbero fare i marketing manager?

Con un buono studio e la comprensione di come funziona EdgeRank, si potranno prendere decisioni migliori per ogni campagna di marketing su Facebook. A tale scopo è utile:

  • usare Facebook per generare consapevolezza e promozione
  • incoraggiare gli utenti ad aggiungere le propria pagina come preferita
  • usare più spesso i video online come interazione tra utenti
  • concentrarsi sulla creazione di contenuti specifici per gruppi di Facebook
  • usare la localizzazione se il proprio business è piccolo o circoscritto
  • pubblicare meno ma con più qualità, facondo attenzione affinché i contenuti corrispondano al profilo della proprio marchio
  • indirizzare la propria attenzione sui nuovi gruppi, le chat e le Stories

Cosa dovrebbero evitare i marketing manager?

Il punto importante è che le persone e/o le aziende che hanno un interesse specifico nella vostra attività, potrebbero aver un basso grado di affinità in funzione delle relazioni che intrattengono. In genere interessati, ma non partecipi, essi non risultano pertanto affini. Quindi gli aggiornamenti non appariranno nel loro newsfeed, perché l’affinità è qualcosa che diminuisce nel tempo. Per evitare questo è opportuno evitare i seguenti elementi:

  • post che includono dei link a siti spam
  • post che chiedono esclusivamente like, commenti o condivisioni
  • contenuti che sono già stati pubblicati
  • post che contengono contenuti ambigui e/o insoliti
  • pagine che contengano troppe informazioni promozionali per spingere la gente all’acquisto o all’utilizzo del servizio