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Scomparsa di Orlandi e Gregori, la testimonianza choc di un'amica: "Un’auto ci seguiva"

Orlandi Gregori

Proseguono le audizioni sulla sparizione di Emanuela Mirella Orlandi e Gregori: parla l’amica Simona De Santo.

Quarantadue anni dopo le sparizioni di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, due misteri che hanno segnato la storia recente italiana, emergono nuovi dettagli dalle audizioni della Commissione parlamentare d’inchiesta. A sorprendere sono le rivelazioni di Simona De Santo, ex compagna di classe di Mirella, che ha raccontato episodi inquietanti avvenuti prima della scomparsa della ragazza.

Un’auto nera ci seguiva“, ha dichiarato, riferendosi ai frequenti avvistamenti di una macchina misteriosa mentre lei e Mirella si recavano a scuola insieme. Il racconto offre uno spaccato inedito degli ultimi giorni prima della scomparsa, tra timori, silenzi e vicoli di Roma segnati dal degrado, e rilancia interrogativi su quanto ancora resta da chiarire.

Nuovi sviluppi e riflessioni di Pietro Orlandi

Pietro Orlandi è tornato davanti alla Commissione parlamentare per aggiornare gli inquirenti sulle nuove piste investigative e sugli sviluppi della vicenda. Durante la sua audizione di due ore e mezza, Orlandi ha ribadito che, pur essendo coeve, le scomparse di Mirella ed Emanuela sarebbero profondamente diverse:

“La Commissione risolverà sicuramente il caso di Mirella, lì il Vaticano non c’entra. Per Emanuela, invece, la strada è più complessa, perché porta dentro le mura vaticane”.

Il fratello di Emanuela ha sollecitato un incontro con Papa Leone XIV, criticando il silenzio osservato in occasione dell’ultimo anniversario della scomparsa, definendolo “un brutto segnale”.

Orlandi-Gregori, la rivelazione di un’amica di Mirella: “Un’auto nera ci seguiva”

Durante le audizioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle sparizioni di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, avvenute nella primavera del 1983 a Roma, Simona De Santo ha ripercorso la sua esperienza come compagna di classe di Mirella all’Istituto Padre Reginaldo Giuliani. Ha definito la scomparsa dell’amica un “grande mistero” e ha ipotizzato che gli eventi si siano svolti nelle primissime ore, suggerendo anche un possibile incontro finito male.

L’amica ha sottolineato che, secondo la sua percezione, i casi di Mirella ed Emanuela non sarebbero collegati, pur descrivendo un legame di profonda amicizia: “Eravamo molto amiche, le volevo molto bene“.

Nel corso della testimonianza sono emersi dettagli sul contesto della zona in quegli anni, caratterizzata da degrado, droga e prostituzione, con De Santo che ha raccontato anche un tentativo di aggressione subito vicino casa. L’ex compagna di classe ha riferito di episodi inquietanti, come essere seguite da un’auto scura durante il tragitto scolastico: una macchina di grande cilindrata, probabilmente nera o verde scuro. Ha chiarito che queste situazioni risalgono all’anno precedente la scomparsa di Mirella e che la vicenda era già stata raccontata anni fa in televisione.

De Santo ha ricordato di essere stata ascoltata dai carabinieri nei primi mesi dopo la sparizione, verbalizzando i propri ricordi, ma ha osservato che la deposizione non sarebbe più reperibile. In quel periodo riceveva anche telefonate anonime a casa, a cui seguiva un lungo silenzio prima che il telefono venisse riagganciato. L’audizione si è protratta per oltre due ore, ripercorrendo una vicenda ancora irrisolta dopo decenni di depistaggi e documenti controversi.