Milano, 31 ott. (askanews) – Ortopedici protagonisti sui social media? Sì, ma con regole chiare: è un messaggio forte quello lanciato dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) che in vista del congresso nazionale numero 108 presenta le prime Linee Guida per un uso corretto dei social media da parte degli ortopedici. L’obiettivo è combattere le fake news in ortopedia tutelando pazienti e pubblico.
No, dunque, all’uso di piattaforme come Instagram, TikTok, YouTube e Facebook per comunicazioni a tema medico, avverte SIOT che invita a prediligere canali di comunicazione di natura più professionale, come LinkedIn, oppure le pagine web “tradizionali” e la carta stampata che offrono garanzia di giornalisti professionisti. E’ infatti fondamentale che le informazioni diffuse sul web siano corrette dal punto di vista scientifico, soprattutto quando in gioco c’è la salute. Chi non rispetterà le Linee Guida SIOT sarà giudicato da un Commissione ad hoc che valuterà se segnalare il professionista all’Ordine dei Medici e alle Autorità per eventuali provvedimenti.
Il 108esimo Congresso Nazionale SIOT sarà anche l’occasione per affrontare il tema della violenza domestica: il 30% dei casi di traumi e lesioni di natura apparentemente accidentale è infatti causato da violenza. Da qui la decisione della Commissione Pari opportunità SIOT di dare il via a una campagna nazionale per istruire ortopedici e traumatologi su come riconoscere le lesioni frutto violenza domestica tra i pazienti – soprattutto donne, ma anche bambini e anziani – che si presentano nei Pronto Soccorso degli ospedali.
Ampio spazio anche al Progetto SIOT Academy 2025, che punta a promuovere l’eccellenza nella formazione e certificazione dei chirurghi ortopedici in Italia. Il Programma si concentra in particolare su interventi di chirurgia protesica ad alto impatto, come quelli su anca, ginocchio e spalla.
Previste inoltre sessioni, dibattiti e tavole rotonde sulle principali sfide in ortopedia e traumatologia: dalle tecnologie di ultima generazione per la chirurgia vertebrale in 3D all’uso di intelligenza artificiale e robotica, dalla chirurgia protesica “su misura”, fino alla chirurgia artroscopica per le lesioni gravi di spalla, con focus sulla medicina rigenerativa per l’artrosi e sulle nuove frontiere nella traumatologia geriatrica.
