Roma, 21 lug. (askanews) – In un’epoca dominata dall’overtourism, in cui sembra che tutto possa essere comprato, che ci si possa addirittura appropriare di luoghi e terre altrui, arriva la divertente commedia “Paradiso in vendita” di Luca Barbareschi, nei cinema dal 24 luglio.
Nel film un affarista francese senza scrupoli, a cui è stato promesso di diventare ministro, arriva in Italia per acquistare l’sola di Filicudi.
Il personaggio interpretato dall’attore svizzero-francese Bruno Todeschini attraverso manipolazioni, negoziazioni, compravendite e lottizzazioni cerca di acquisire tutte le proprietà degli isolani ma contro il suo piano si schiera la battagliera sindaca interpretata da Donatella Finocchiaro. “Diciamo che negli ultimi anni la finanza speculativa ha perso quelle remore morali, il rispetto per l’identità, quello che chiamo la dignità delle differenze. – ha detto il regista – Cioè tu puoi comprare una casa ma non puoi imporre a quella casa usi e costumi che non sono i loro, tra l’altro impoverendo culturalmente il percorso del mondo. Cosa racconta questo film? La dignità della povertà, dell’umiltà, della semplicità”.
Tutti temi, questi, molto cari all’attrice protagonista, la catanese Finocchiaro, che ha detto: “Mantenere la propria identità culturale, mi pare una cosa scontata, come si può non mantenere una coerenza dalla terra da cui si proviene, con le proprie origini, con la propria cultura? La Sicilia per me è un luogo sacro, ogni volta che ci torno faccio un respiro di sollievo. Noto, Siracusa, Ortigia, Palermo, le casa le comprano gli inglesi, ci fanno i resort. Si sono comprati tutto, la verità è questa, si sono comprati tutto, tutte le più belle case, tutti più bei terreni, hanno investito, fatto imprenditoria dentro la nostra isola e quindi forse l’abbiamo difesa troppo poco”.