Rimini, 22 ago. (askanews) – “Corpi intermedi e sviluppo economico: il lavoro per un nuovo patto sociale” è il tema a cui Philip Morris ha preso parte nella prima giornata del Meeting di Rimini.
“Il tema che ci ha accompagnato quest’anno – dice Pasquale Frega, presidente e amministratore delegato Philip Morris Italia – è sostanzialmente creare le condizioni di un dialogo fra chi dà lavoro e chi riceve lavoro che vada oltre una dimensione di confronto, ma che sia costruttivo.
E Philip Morris è una azienda che ha creato queste condizioni al proprio interno di saper integrare le esigenze del lavoratore con lo sviluppo, di creare schemi di incentivazioni e anche di partecipazione che hanno addirittura anticipato la legge 76 che è stata recentemente approvata sulla partecipazione all’interno delle decisioni aziendali da parte di tutti i collaboratori”.
“Philip Morris per 250 anni ha prodotto sigarette e poi ha deciso che non voleva più produrre sigarette, e voleva creare un mondo libero dal fumo. Questo ha messo in piedi un processo industriale che ha trasformato un’azienda che aveva ottimizzato i processi produttivi probabilmente 50 anni fa, in un’azienda che oggi è altamente tecnologica e che è basata sul brand. Due concetti molto nuovi e che hanno avuto delle esigenze di ristrutturazione e di ripensamento complessivo del modello aziendale, dei ruoli, delle persone, dei processi e delle tecnologie molto molto significative”.
“E’ stato necessario tirar fuori la creatività, è stato necessario tirar fuori concetti di comunicazione, di marketing, di ricerca e sviluppo basati anche sulla scienza che finora non erano presenti nell’agenda della Philip Morris e che ne hanno cambiato completamente il volto, e quelli che sono gli obiettivi e le aspettative”.