Cgil, Camusso indica Landini come suo successore

La segretaria generale della Cgil Susanna Camusso ha proposto Maurizio Landini, ex leader della Fiom, come suo successore.

Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, ha proposto Maurizio Landini come suo successore.

Lo ha fatto in occasione di una riunione della segreteria, secondo quanto riferito da fonti interne al sindacato. Classe 1961, Landini iniziò a militare tra le fila della Fiom da giovanissimo, prima come delegato sindacale nella sua Reggio Emilia, poi come segretario regionale nella medesima città e, in seguito, a Bologna. Nel 2010 approdò alla sede nazionale della Fiom, dove rimase per due mandati, fino a luglio 2017, per poi entrare nella segreteria generale della Cgil.

In quegli anni, numerose sono state le occasioni di scontro proprio con la Camusso.

Gli scontri tra Camusso e Landini

L’apice della tensione si raggiunse nel 2014, quando Landini propose il Testo unico sulla rappresentanza, che venne però bocciato dalla segretaria generale l’anno successivo. Nel 2016 i due leader trovarono un accordo sulla Carta dei diritti universali del lavoro. Nello stesso anno, la ritrovata pace venne sancita anche da tre referendum abrogativi relativi ai voucher, agli appalti e all’articolo 18.

L’alternativa a Landini: Vincenzo Colla

I tempi stringono: il mandato della Camusso giungerà al termine il 3 novembre. La segreteria sarà chiamata a eleggere un nuovo leader durante il XVIII Congresso nazionale della Cgil che si terrà a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019.

Secondo alcune indiscrezioni, la segreteria potrebbe non trovarsi in accordo con la Camusso. È possibile che i vertici del sindacato preferiscano designare come suo successore Vincenzo Colla, sebbene non abbia mai ufficializzato la sua candidatura.

Colla, nato a Piacenza nel 1962, è entrato a far parte della Fiom negli anni Ottanta. Attualmente fa parte della segreteria generale. La sua candidatura ha il sostegno del sindacato dei pensionati, che rappresenta quasi il 50% degli iscritti.

Sembra invece accantonata l’ipotesi della candidatura di Serena Sorrentino, segretaria della Funzione pubblica.